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Papa Francesco nomina 13 nuovi cardinali. Ecco chi sono

Dopo la riflessione introduttiva all’Angelus di questa domenica, Papa Francesco nei saluti dopo la preghiera mariana  ha fatto riferimento agli scontri in Nigeria tra giovani e Polizia ed ha chiesto preghiera per la pace e il dialogo fra le parti.

Il 28 novembre 2020 Papa Francesco terrà un Concistoro per creare 13 nuovi cardinali, ecco chi sono:

M. Grech (Malta), 
M. Semeraro (Italia), 
A. Kambanda (Rwanda), 
W. Gregory (USA), 
C. Aós (Cile), 
C. Sim (Brunei), 
A.P. Logiudice (Italia), 
M. Gambetti (Italia), 
J. Arizmendi (Messico), 
S.M. Tommasi (Italia), 
R. Cantalamessa (Italia), 
E. Feroci (Italia) e 
J. Advincula (Filippine).
papa cardinali
Papa Francesco insieme ai cardinali

Due dei nuovi cardinali appartengono alla Curia Romana: sono il Segretario del Sinodo dei Vescovi, il maltese Mario Grech, e l’italiano Marcello Semeraro, già vescovo di Albano e nuovo Prefetto della Congregazione per le cause dei santi. A loro il Papa ha unito sei pastori di Chiese nel mondo: l’arcivescovo di Kigali, in Ruanda, Antoine Kambanda; l’arcivescovo di Washington, negli Stati Uniti, Wilton Gregory; l’arcivescovo di Capiz, nelle Filippine, Jose Fuerte Advincula; l’arcivescovo di Santiago del Cile, Celestino Aós Braco; il vicario apostolico del Brunei, Cornelius Sim; l’arcivescovo di Siena, Italia, Augusto Paolo Lojudice. Con loro il Papa ha anche nominato l’attuale Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti.

Ai nove porporati con meno di ottant’anni, Papa Francesco ha unito anche quattro nuovi cardinali ultraottantenni. Sono Felipe Arizmendi Esquivel, arcivescovo emerito di San Cristóbal de Las Casas (Messico); il nunzio apostolico Silvano Tomasi, già osservatore permanente alle Nazioni Unite di Ginevra che ha poi lavorato al Dicastero per lo sviluppo umano integrale; padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia e il parroco del Divino Amore don Enrico Feroci.

I cardinali vestono il colore della porpora che sta a indicare la disponibilità al sacrificio “usque ad sanguinis effusionem”, fino allo spargimento del sangue, al servizio del Successore di Pietro, e anche se risiedono nelle regioni più remote del mondo diventano titolari di una parrocchia della Città Eterna perché incardinati nella Chiesa di cui il Papa è Vescovo.

Servizio in aggiornamento

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