Papa Francesco incontra i rifugiati di Lesbo in Vaticano. Giovedì 19 dicembre 2019 LIVE TV dalle h. 12.45

Papa Francesco incontra nel Cortile del Belvedere i rifugiati arrivati recentemente da Lesbo con i corridoi umanitari

Nel cuore di Papa Francesco uno spazio speciale per i rifugiati

Giovedì 19 dicembre 2019 LIVE TV dalle h. 12.45

Oggi i rifugiati arrivati recentemente a Roma da Lesbo con i corridoi umanitari, incontrano il Papa. Vatican News è stata al fianco del cardinale Konrad Krajewski e della Comunità di Sant’Egidio nell’accompagnare questo gruppo di profughi a Roma, per volontà di Francesco

Papa Francesco incontra oggi in Vaticano al termine delle udienze della mattina, i 33 profughi da Lesbo richiedenti asilo politico, tra cui 14 minori; tra loro anche una decina di fedeli cristiani.

Inoltre il Pontefice – ha dichiarato il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni – farà posizionare una croce, nell’accesso al Palazzo Apostolico dal Cortile del Belvedere, in ricordo dei migranti e dei rifugiati. I profughi di Lesbo che incontra oggi il Papa sono giunti a Roma grazie ad un corridoio umanitario, accompagnati dal cardinale Konrad Krajewski e dalla Comunità di Sant’Egidio che avevano avuto modo di verificare la drammatica situazione dei rifugiati che vivono da mesi nell’isola greca in condizioni disumane.

I profughi nel campo di Moria

A vederlo dalle colline, il campo profughi di Moria non sembra l’hot spot più grande di Lesbo, che insieme all’agglomerato sorto accanto – solo tende, lamiere, poca acqua e quasi niente elettricità – ospita ben 14 mila migranti sui 17 mila attualmente presenti sull’isola greca. Potrebbe apparire come una sorta di villaggio tra gli ulivi. Se non fosse che, superato il filo spinato, si arriva tra i profughi e ci si rende conto come le presenze siano triplicate e le condizioni umanitarie drasticamente peggiorate rispetto al maggio 2019, quando come inviato del Papa il cardinale Konrad Krajewski venne a Lesbo per la sua prima visita. Per 33 di quei profughi, grazie al Pontefice, alla Comunità di Sant’Egidio e a un corridoio umanitario entro i confini europei, presto la vita cambierà.