E’ atterrato puntuale alle 20 dopo 12 ore di volo, l’aereo dell’Alitaia con il papa a bordo all’aeroporto internazionale José Martí dell’Avana. Ad accoglierlo il presidente Raúl Castro, il nunzio apostolico a Cuba, l’arcivescovo Giorgio Lingua e il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani giunto all’Avana qualche giorno fa.

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E’ qui in una sala dello scalo appositamente preparata che papa Francesco incontrerà il Patriarca Kirill di Mosca. E’ la prima volta nella storia che  i Primati della Chiesa cattolica e della Chiesa ortodossa russa si incontrano. Hanno scelto l’isola di Cuba per incrociare il viaggio del Papa in Messico e la visita che il Patriarca Kirill sta facendo in Latino America, a Cuba e poi Paraguay e Brasile.

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Il tweet del responsabile dei Papaboys

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Il faccia a faccia tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill durerà due ore. Quando usciranno, i due Primati  firmeranno una dichiarazione congiunta. L’incontro “preparato da lungo tempo – si legge nel comunicato congiunto con cui una settimana fa Mosca e Roma hanno dato l’annuncio – segnerà una tappa importante nelle relazioni tra le due Chiese”. “La Santa Sede e il Patriarcato di Mosca auspicano che sia anche un segno di speranza per tutti gli uomini di buona volontà. Invitano tutti i cristiani a pregare con fervore affinché Dio benedica questo incontro, che possa produrre buoni frutti”.

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