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Papa Francesco: “Il cristianesimo non è una scorciatoia, richiede vita morale sana”

Qual è il motivo della gioia della Domenica di oggi, detta Domenica “laetare”? Lo spiega Papa Francesco durante l’Angelus odierno in Piazza San Pietro: “È il grande amore di Dio verso l’umanità, come ci indica il Vangelo di oggi: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”.

In questo Vangelo è sintetizzato il senso dell’annuncio cristiano: “Anche quando la situazione sembra disperata – osserva il Pontefice – Dio interviene, offrendo all’uomo la salvezza e la gioia. Dio, infatti, non se ne sta in disparte, ma entra nella storia dell’umanità per animarla con la sua grazia e salvarla”.

“Quando ritroviamo il coraggio di riconoscerci per quello che siamo, ci vuole coraggio per questo – commenta Papa Francesco – ci accorgiamo di essere persone chiamate a fare i conti con la nostra fragilità e i nostri limiti. Allora può capitare di essere presi dall’angoscia, dall’inquietudine per il domani, dalla paura della malattia e della morte. Questo spiega perché tante persone, cercando una via d’uscita, imboccano a volte pericolose scorciatoie come ad esempio il tunnel della droga o quello delle superstizioni o di rovinosi rituali di magia. Il cristianesimo non offre consolazioni facili, non è una scorciatoia, ma richiede fede e vita morale sana, che rifiuti il male, l’egoismo, la corruzione. Ma ci dà anche la vera e grande speranza in Dio Padre ricco di misericordia, che ci ha donato il suo Figlio rivelandoci così il suo immenso amore.”

“Dio è con noi, per questo ci rallegriamo. Non dobbiamo scoraggiarci quando vediamo i nostri limiti, Gesù è in croce per guarirci, dobbiamo guardare il crocifisso e dire Dio mi ama”, dice il Papa a braccio.

Subito dopo la preghiera mariana il Papa passa ai consueti saluti: “Un saluto speciale rivolgo agli studenti universitari provenienti da diverse parti del mondo e riuniti nel primo ‘Vatican Hackathon’, promosso dalla Segreteria per la Comunicazione: cari giovani, è bello mettere l’intelligenza, che Dio ci dona, a servizio della verità e dei più bisognosi”.
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di Veronica Giacometti per AciStampa

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