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Papa Francesco all’Angelus: il Padre Nostro è un dialogo di ogni figlio con il papà!

Papa Francesco all’Angelus: il Padre Nostro è un dialogo di ogni figlio con il papà!

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La preghiera cristiana è un dialogo tra persone che si amano, basato sulla fiducia, sull’ascolto e sull’impegno solidale. La preghiera cristiana è un dialogo tra figli e padri. Gesù, quando i discepoli glielo chiedono, consegna loro la preghiera del Padre Nostro, uno dei più grandi doni che ci ha lasciato il maestro. Con la preghiera del Padre Nostro, Gesù ci fa entrare nella paternità di Dio! Sono le parole di Papa Francesco prima della recita dell’Angelus di questa domenica in piazza San Pietro.

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LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO PRIMA DELLA RECITA DELL’ANGELUS


Cari fratelli e sorelle, buongiorno!Nell’odierna pagina di Vangelo (cfr Lc 11,1-13), san Luca narra le circostanze nelle quali Gesù insegna il “Padre nostro”. Essi, i discepoli, sanno già pregare, recitando le formule della tradizione ebraica, ma desiderano poter vivere anche loro la stessa “qualità” della preghiera di Gesù. Possono constatare che la preghiera è una dimensione essenziale nella vita del loro Maestro, infatti ogni sua azione importante è caratterizzata da prolungate soste di preghiera.Inoltre, restano affascinati perché vedono che Egli non prega come gli altri maestri del tempo, ma la sua preghiera è un legame intimo con il Padre, tanto che desiderano essere partecipi di questi momenti di unione con Dio, per assaporarne completamente la dolcezza.Così, un giorno, aspettano che Gesù concluda la preghiera, in un luogo appartato, e poi gli chiedono: «Signore, insegnaci a pregare» (v.1).

Rispondendo alla domanda esplicita dei discepoli, Gesù non dà una definizione astratta della preghiera, né insegna una tecnica efficace per pregare ed “ottenere” qualcosa. Egli invece invita i suoi a fare esperienza di preghiera, mettendoli direttamente in comunicazione col Padre, suscitando in essi una nostalgia per una relazione personale con Dio, con il Padre.. Sta qui la novità della preghiera cristiana! Essa è dialogo tra persone che si amano, un dialogo basato sulla fiducia, sostenuto dall’ascolto e aperto all’impegno solidale.

Pertanto consegna loro la preghiera del “Padre nostro”, che è uno dei doni più preziosi lasciatici dal divino Maestro nella sua missione terrena. Dopo averci svelato il suo mistero di Figlio e di fratello, con questa preghiera Gesù ci fa penetrare nella paternità di Dio  e ci indica il modo per entrare in dialogo orante e diretto con Lui, attraverso la via della confidenza filiale.

 
Ciò che chiediamo nel “Padre nostro” è già tutto realizzato e donato a noi nel Figlio Unigenito: la santificazione del Nome, l’avvento del Regno, il dono del pane, del perdono e della liberazione dal male. Mentre chiediamo, noi apriamo la mano per ricevere. 
La preghiera che ci ha insegnato il Signore è la sintesi di ogni preghiera, e noi la rivolgiamo al Padre sempre in comunione con i fratelli.

Chiediamo a Maria, donna orante, di aiutarci a pregare il Padre uniti a Gesù per vivere il Vangelo, guidati dallo Spirito Santo.

IL PENSIERO E LA PREGHIERA DEL PAPA PER LA STRAGE DI MIGRANTI ED I SALUTI DOPO LA BENEDIZIONE

Cari fratelli e sorelle,
ho appreso con dolore la notizia del drammatico naufragio, avvenuto nei giorni scorsi nelle acque del Mediterraneo, in cui hanno perso la vita decine di migranti, tra cui donne e bambini. Rinnovo un accorato appello affinché la comunità internazionale agisca con prontezza e decisione, per evitare il ripetersi di simili tragedie e garantire la sicurezza e la dignità di tutti. 
Vi invito a pregare insieme a me per le vittime e per le loro famiglie.
E dal cuore chiedere al Padre, perché? 

Saluto tutti voi, romani e pellegrini dall’Italia e da varie parti del mondo: le famiglie, i gruppi parrocchiali, le associazioni. In particolare, saluto le Suore di Santa Elisabetta provenienti da diversi Paesi, il gruppo AVART Organización Internacional de Arte y Cultura Mexicana di Puebla (Messico) e i giovani della Parrocchia Santa Rita da Cascia di Torino. Vedo anche una bandiera dell’Uruguay ma non vedo i “mates”. Vedo anche polacchi. Saluto tutti.
A tutti auguro una buona domenica e, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

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