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Papa Francesco al Regina Caeli: liberare persone sequestrate in Siria e nel mondo

Al termine della celebrazione in Piazza San Pietro, il Papa ha rivolto un saluto ai pellegrini prima della recita del Regina Caeli. Il pensiero del Pontefice è andato in particolare a quanti, laici e religiosi, sono sotto sequestro in Siria e nel mondo. Il Pontefice ha dunque levato un nuovo accorato appello per la loro liberazione. Dopo il Regina Caeli, Francesco, in papamobile, ha salutato a lungo i tantissimi fedeli, 100 mila secondo la Sala Stampa Vaticana, presenti fino a metà di Via della Conciliazione.

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Una testimonianza “gioiosa e chiassosa”. Al Regina Caeli, Papa Francesco definisce così il Giubileo dei Ragazzi e ringrazia i giovani di tutto il mondo per aver vissuto a Roma “momenti di fede e di fraterna convivialità”.

Liberare i sequestrati in Siria, Dio tocchi il cuore dei rapitori
Quindi, il pensiero va, ancora una volta, a quanti in Siria soffrono a causa della guerra e della violenza:

“È sempre viva in me la preoccupazione per i fratelli vescovi, sacerdoti e religiosi, cattolici e ortodossi, sequestrati da molto tempo in Siria. Dio Misericordioso tocchi il cuore dei rapitori e conceda quanto prima a quei nostri fratelli di essere liberati e poter tornare alle loro comunità. Per questo vi invito tutti a pregare, senza dimenticare le altre persone rapite nel mondo”.

I martiri della guerra civile spagnola, coraggiosi testimoni
Il Papa ha così ricordato la Beatificazione a Burgos di cinque martiri uccisi per la fede durante la guerra civile spagnola: “Lodiamo il Signore – ha affermato – per questi suoi coraggiosi testimoni, e per loro intercessione supplichiamolo di liberare il mondo da ogni violenza”. Quindi, dopo il Regina Caeli, una nuova esortazione per i giovani venuti a Roma per il loro Giubileo:

“Cari giovani, avete celebrato il Giubileo: adesso tornate a casa con la gioia della vostra identità cristiana. In piedi, la testa alta, e la vostra carta d’identità nelle vostre mani e nel vostro cuore! Che il Signore vi accompagni. E, per favore, pregate anche per me. Grazie”.

Il servizio è di Alessandro Gisotti per la Radio Vaticana

 

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