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Papa Francesco al Congresso degli Stati Uniti

Papa Francesco al Congresso degli Stati Uniti

Papa Francesco Sarà il primo Pontefice nella Storia a tenere un discorso a una seduta congiunta del Congresso

[box]Guarda la diretta dell’evento in streaming: Papa Francesco negli USA: Visita al Congresso degli Stati Uniti d’America – Giovedì 24 settembre h.15:10 LIVE WEB-TV[/box]

Giovedì 24 settembre 2015 – 09:20 – (in Italia: 15.20). Il Santo Padre, ricevuto dal “Sergeant at Arms” (Sergente d’Armi) all’ingresso, sale in ascensore al primo piano, dove viene accolto nel suo studio (Ceremonial Office) dallo Speaker della Camera dei Rappresentanti, John Boehner.

Al termine, lo Speaker precede il Santo Padre nell’emiciclo, in modo da poterne annunciare ufficialmente l’arrivo.
Il Presidente pro tempore e lo Speaker del Congresso danno inizio alla Sessione congiunta, annunciando i nomi dei dignitari e delle personalità presenti, tra le quali il Decano del Corpo Diplomatico, la Corte Suprema e il Gabinetto presidenziale di Governo. Viene quindi annunciato in forma solenne l’arrivo del Santo Padre, che viene scortato al podio, davanti al quale incontra lo Speaker della Camera dei Rappresentanti, il Presidente del Senato (Vice-Presidente degli Stati Uniti), il Segretario di Stato, il Capo dell’Opposizione e i giudici della Corte Suprema.

Discorso (in inglese) del Santo Padre al Congresso in Sessione congiunta (10.00 – In Italia: 16.00)
Al termine, lo Speaker John Boehner (1) pronuncia alcune parole di congedo e accompagna il Santo Padre alla vicina Sala delle Statue dove è esposta anche quella di P. Junípero Serra. Proseguendo per la sala della Cupola, il Santo Padre si dirige verso il balcone da dove saluta la folla riunita nell’area monumentale del National Mall. Il Papa si congeda dallo Speaker presso la Memorial door.

Al termine, trasferimento in auto alla Parrocchia di St. Patrick (2,5 Km) (11.00 – In Italia: 17.00).

Congresso degli Stati Uniti d’America.

Il Congresso (United States Congress) è il Parlamento degli Stati Uniti d’America. Esso ha sede a Washington, nel Campidoglio, ed è un parlamento bicamerale composto da Senato (United States Senate) e Camera dei rappresentanti (United States House of Representatives). Il Congresso degli Stati Uniti rappresenta il potere legislativo, secondo quanto stabilisce la Costituzione americana che lo disciplina all’art. I, sezioni da 1 a 10, così come il Presidente degli Stati Uniti rappresenta il potere esecutivo.

I membri della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti hanno un mandato di due anni, decorsi i quali la Costituzione degli Stati Uniti prevede uno scioglimento automatico dell’assemblea e nuove elezioni. La tempistica delle elezioni di Camera e presidente fa sì che esse coincidano alternativamente con la metà del mandato dei presidenti degli Stati Uniti (elezioni di mid term, medio termine): per tale ragione esse assumono una dimensione di giudizio indiretto sul suo operato. Se il partito cui appartiene guadagna consensi, si può dunque trattare di un segnale positivo per il presidente stesso. Il numero di componenti dell’assemblea attualmente è di 435. Per esservi eletti bisogna aver compiuto 25 anni.

Il mandato dei senatori è invece pari a sei anni e la Costituzione non prevede uno scioglimento dell’assemblea. Infatti è ciascun singolo senatore a restare in carica per tale periodo, e ciò implica che nei vari stati le elezioni senatoriali si svolgono in momenti diversi. Ogni stato membro dell’Unione elegge al congresso due senatori, per un totale di 100 membri. Per diventare senatori bisogna aver compiuto 30 anni. La Camera dei rappresentanti è attualmente formata da 435 membri eletti in collegi uninominali ripartiti su base statale in proporzione alla popolazione dello Stato stesso. La ripartizione viene effettuata ogni dieci anni in base all’ultimo censimento.

Il Senato è invece formato da 100 membri, due per ogni stato federato. Prima della modifica del XVII emendamento approvato dal Congresso nel 1913, il Senato era eletto dagli organi legislativi degli stati, dopo l’approvazione dell’emendamento il popolo ha potuto votare ed eleggere i senatori del proprio Stato. I senatori hanno un mandato lungo sei anni, e il Senato si rinnova di un terzo ogni due anni. Questo significa che sono stati eletti 33 senatori nel 2012, 33 senatori nel 2010 e 34 senatori nel 2008, e ciascun gruppo (classe) ha un mandato che durerà per sei anni.

Papa Francesco al Congresso degli Stati Uniti

Capitol Hill.

L’edificio sorge a Washington DC, sulla collina di Capitol Hill al limite orientale del National Mall. Il Campidoglio è un esempio di stile neoclassico. L’edificio attuale è il risultato del lavoro di numerosi architetti. Il progetto originario si deve a William Thornton, ma fu successivamente modificato da Stephen Hallet, Benjamin Latrobe e, infine, da Charles Bulfinch. Thomas U. Walter e August Schoenborn progettarono l’attuale cupola e gli edifici che ospitano la camera dei rappresentanti e il senato. L’ala nord è occupata dal senato, l’ala sud dalla camera dei rappresentanti. La cupola è sormontata da una statua della Libertà in bronzo.

Nel corso del XX secolo il Campidoglio è stato dotato di numerosi tunnel, ivi compresa una ferrovia sotterranea, per collegarlo con tutti gli uffici serventi che circondano il complesso. Nel 2000 sono cominciati i lavori per un nuovo, enorme, Visitor Center sotterraneo che avrebbe dovuto aprire nell’estate del 2008 e permettere alle migliaia di visitatori dell’edificio di entrare velocemente e con maggior sicurezza. È stato aperto il 2 dicembre 2008.

A partire dalla ratifica della Costituzione degli Stati Uniti, il Congresso si era riunito in due edifici in due città diverse. La capitale era stata dapprima collocata provvisoriamente a New York, dove il Congresso si riunì nel City Hall (attualmente Federal Hall) dal 1785 al 1790. Successivamente la capitale fu spostata a Filadelfia dal 1790 al 1800. Durante questo periodo il Congresso si riuniva all’interno del Philadelphia County Building (Congress Hall). Una volta che fu decisa la fondazione ex novo di una capitale federale si procedette alla pianificazione urbanistica. L’incaricato della pianificazione nel Distretto di Columbia fu l’architetto di origine francese Pierre Charles L’Enfant.

L’Enfant scelse come sito per costruire il Campidoglio l’altura di Jenkins Hill, affacciata sul fiume Potomac, che fu ribattezzata Capitol Hill. La distanza dal sito della Casa Bianca, allora ancora in progettazione, era di circa un miglio americano (1.6 km). All’inizio del 1792 la Commissione della Città Federale bandì un concorso per un progetto per l’edificio del Congresso e per il palazzo presidenziale, la futura Casa Bianca; la data limite per la presentazione dei progetti era il luglio del 1792. Nel gennaio 1793 un architetto non professionista, William Thornton, presentò, ormai fuori tempo massimo, un progetto che ebbe l’apprezzamento del presidente George Washington e dell’allora segretario di stato Thomas Jefferson. Thornton si era ispirato nel suo progetto alla facciata orientale del palazzo del Louvre, oltre che al Pantheon di Roma per la parte centrale dell’edificio. Il progetto di Thornton fu ufficialmente approvato da George Washington in una lettera datata 5 aprile 1793. Il 18 settembre 1793, durante una complessa cerimonia massonica, George Washington posò la prima pietra del Campidoglio. La pietra è ora localizzata vicino alla sede della vecchia Corte Suprema, raggiungibile tramite un passaggio per chi visita le gallerie del senato. Non è sicuro che si tratti della prima pietra originale, ma fu spostata dal suo luogo originale e scolpita con simbologie massoniche verso il 1893, cento anni dopo la sua supposta posa ufficiale.

Il 6 marzo del 1805 Thomas Jefferson indirizzò al toscano Filippo Mazzei una lettera con la quale richiedeva abili scalpellini e scultori disponibili a recarsi in America per lavorare al Campidoglio di Washington. I primi a giungere oltreoceano furono Giuseppe Franzoni e Giovanni Andrei, il primo descritto come un valente scultore che “sarà presto un secondo Canova”, il secondo noto per aver eseguito la balaustra dell’altare maggiore nella basilica di Santa Maria Novella a Firenze. Ben presto tra Giuseppe Franzoni e Thomas Jefferson nacque una forte amicizia che portò le due famiglie a pranzare spesso insieme la domenica. Saranno molte le opere scultoree realizzate dall’artista apuano per il Campidoglio, tra le quali il fregio della Hall of Representatives, la figura della Libertà per la Chamber of Representatives, il fregio che sormonta la Speakers’ Chair e la figura della Giustizia per la Court Room.

Tuttavia, non si registra la presenza dei soli scultori; nel 1817, il pittore Pietro Bonanni decorò, infatti, la cupola della Hall of the House of Representatives, pitturandola in chiaroscuro in modo da rievocare la cupola del Pantheon di Roma.
Poco tempo dopo il completamento delle due ali, nell’agosto del 1814, il Campidoglio fu dato alle fiamme dalle truppe britanniche nel corso della Guerra del 1812, combattuta dagli Stati Uniti contro britannici e canadesi. La ricostruzione dell’edificio, gravemente danneggiato, cominciò subito dopo, nel 1815, continuando ininterrottamente fino al 1826 con l’aggiunta della rotonda centrale e di una cupola. La maggior parte dei lavori sul corpo dell’edificio e sui nuovi interni si deve all’architetto Benjamin Latrobe. Il successore di Latrobe, Charles Bulfinch, progettò la cupola di copertura della rotonda centrale, che fu terminata nel 1818.

Alla costruzione del Campidoglio e alla sua successiva espansione, verso la metà dell’Ottocento, lavorarono numerosi schiavi. Secondo i progetti originali si sarebbe dovuta reclutare la manodopera necessaria in Europa, ma non si riuscirono a trovare abbastanza lavoratori disposti a trasferirsi in America per lavorare, quindi alla fine la maggior parte della forza lavoro risultò composta di afro-americani sia schiavi che liberi. La Statua della Libertà che orna la cima della cupola fu messa in sito nel 1863.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Il Sismografo
La grafica Papa Francesco al Congresso è di Alessandro Ginotta (PAPABOYS 3.0)


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