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Papa Francesco ai cattolici di lingua ebraica: siate artefici di dialogo e pace

Papa Francesco ai cattolici di lingua ebraica: siate artefici di dialogo e pacePapa Francesco esprime i suoi “cordiali auguri” per i 60 anni di fondazione dell’Opera di San Giacomo, che riunisce i cattolici di lingua ebraica in terra israeliana. In un messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, il Pontefice, ricordando le “numerose grazie concesse da Dio” a questa comunità nel corso degli anni, prega perché i fedeli di lingua ebraica possano essere rinnovati nella “gioiosa testimonianza del Vangelo “, “non solo con le parole, ma soprattutto con una vita trasfigurata dalla presenza di Dio” (Evangelii Gaudium, 259). “In questo modo, non solo la comunità del Vicariato sarà rafforzata, ma diventerà anche uno strumento sempre più efficace di dialogo e di pace” all’interno della società e “un segno dell’amore di Cristo per i più bisognosi”.

Il responsabile dell’Opera di San Giacomo, padre David Neuhaus, ha inviato al Papa una copia della lettera pastorale che ha scritto per l’occasione, in cui ribadisce l’importanza della ricostituzione della comunità ebraico-cristiana nello Stato di Israele. In un contesto lacerato da tensioni e conflitti – afferma padre Neuhaus – i cattolici di lingua ebraica vogliono essere ponte di dialogo e riconciliazione tra israeliani e palestinesi:  “Noi siamo chiamati ad essere una Chiesa unita, abbiamo la vocazione di parlare forte sulla pace, sulla giustizia, sulla riconciliazione fra il mondo arabo e il mondo israeliano. Non è facile, perché ci sono tantissimi che vogliono la violenza, la guerra, e non pensano alla riconciliazione; noi che parliamo ebraico dobbiamo dare questa testimonianza al cuore della società ebraica: essere con gli ebrei, per gli ebrei, ma anche discepoli di Cristo che annunciano chiaramente pace, giustizia, riconciliazione, non c’è un altro cammino. Facciamo questo in comunione profonda con i nostri confratelli cristiani arabofoni che dicono la stessa cosa nella società palestinese e nel mondo arabo”.




A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

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