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PAKISTAN – Omicidio del deputato cristiano: l’intolleranza genera il terrorismo

Shot-640x360QUETTA – “La cultura dell’intolleranza genera il terrorismo”, dunque è quella la radice da estirpare: lo ha detto il presidente della Corte Suprema del Pakistan, il giudice Tassaduq Hussain Villani, intervenendo ad un incontro organizzato a Quetta dall’Alta Corte del Beluchistan, all’indomani dell’omicidio del politico cristiano Handry Masih. “Quanti promuovono il terrorismo, portano una visione distorta dell’Islam. Questi hanno creato una mentalità che va cambiata. L’omicidio di ogni individuo, indipendentemente dalle sue convinzioni religiose, è l’assassinio di tutta l’umanità” ha rimarcato. 

Come appreso da Fides, la comunità cristiana a Quetta è tuttora scossa dal tragico evento e ha organizzato diversi incontri di preghiera. In una nota inviata a Fides, Farrukh Saif, capo dell’Ong “World Vision in Progress”, attiva in Beluchistan, ha condannato l’omicidio di Handry Masih, che era “uomo di fede, che sosteneva la Chiesa”, chiedendo una urgente revisione della politica del governo verso le minoranze religiose in Pakistan.

Il leader cristiano Hendry Masih, parlamentare del Beluchistan, è stato ucciso il 14 giugno, da una sua guardia del corpo a Quetta, capitale della provincia. L’evento aveva generato sdegno e sgomento nella comunità cristiana, fra le minoranze religiose e nella comunità civile. Masih era anche noto e apprezzato come attivista per i diritti delle minoranze religiose. Colpito con arma da fuoco dalla sua guardia del corpo  è stato condotto in ospedale in condizioni critiche, dove è morto in seguito alle ferite riportate.
Il primo ministro del Pakistan Nawaz Sharif ha condannato l’attacco e ha offerto le sue condoglianze alla famiglia di Masih. “Gli estremisti continuano a mietere vittime. Le minoranze religiose in Paksitan non sono salve e non sono tutelate. E’ in atto una guerra contro le minoranze da parte di frange radicali islamiche”, aveva commentato a freddo all’agenzia vaticana Fides Sardar Mushtaq Gill, avocato e difensore dei diritti umani. Esponenti di Ong e della società civile ricordano che anche il governatore del Punjab, il musulmano Salman Taseer, fu ucciso dalla sua guardai del corpo perché aveva difeso Asia Bibi, la donna cristiana considerata blasfemia.

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