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PAKISTAN – Attacco all’aeroporto di Karachi: i cristiani pregano per la pace invocando Sant’Antonio

ISL2257-669838-01-02-20140609-045240-039-U430101801215168bCE-U430204421936486x-593x443@Corriere-Web-SezioniKARACHI – “In momenti di tensione e di violenza, mentre si sta consumando un attacco simbolico al cuore dello stato, come cattolici ci rivolgiamo a Sant’Antonio, di cui si avvicina la festa, il 13 giugno: al santo dei miracoli chiediamo il dono della pace e dell’armonia per la nostra amata nazione”: è quanto dice all’Agenzia Fides p. Mario Rodrigues, Direttore della Commissione di pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Karachi e parroco alla Chiesa di Sant’Antonio nella città.

In un colloquio con l’Agenzia Fides il sacerdote spiega: “Siamo costernati. L’attacco terroristico, di matrice talebana, mostra che questi gruppi estremisti hanno anche una forza militare. Inoltre vogliono avere visibilità e mostrare che sono in grado di colpire al cuore la nazione. In città si vive una atmosfera di tensione e sospensione. Sono arrivate tutte le forze speciali. Speriamo l’attacco venga sventato al più presto”.

In risposta a questa improvvisa aggressione, spiega p Mario “come cattolici rivolgeremo speciali preghiere a Sant’Antonio: nei prossimi tre giorni, in preparazione alla sua festa del 13 giugno, nella chiesa di Sant’Antonio a Karachi vivremo una intensa preghiera con l’esposizione prolungata del Santissimo Sacramento. Dalle sei del mattino alle sei della sera, giovani, adulti, bambini, famiglie, vengono ad adorare il Sacramento e a pregare il Santo dei miracoli, verso cui i cattolici di Karachi nutrono una profonda venerazione. Dedicheremo questi tre giorni alla costante invocazione della pace per la nazione, per intercessione del Santo di Padova: ci aiuti a costruire la pace, la riconciliazione e l’armonia in Pakistan”. P. Mario conclude: “In questo momento difficile, chiediamo a Papa Francesco di pregare intesamene per la pace in Pakistan”.

L’assalto all’aeroporto internazionale di Karachi è iniziato la sera di domenica 8 giugno. Gruppi di terroristi armati hanno ucciso almeno 24 persone. ferendone altre 20 Gli scontri con le forze di sicurezza pakistane continuano anche oggi. L’attacco è stato rivendicato dai talebani pakistani. Karachi è la metropoli del Pakistan meridionale, nella provincia del Sindh, nota per essere la città più violenta del paese, dove si incrociano quotidianamente omicidi e violenze fra gruppi etnici, formazioni terroriste e jihadiste, bande criminali coinvolte nel traffico internazionale di droga e di armi. 

Nella foto: Le armi sequestrate all’aereoporto

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