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Padre Jozo, parroco di Medjugorje: “Nei primi giorni, anch’io non ci credevo.”

Padre Jozo, Parroco di Medjugorje: “Nei primi giorni, anch’io non ci credevo.”

Padre Jozo Zovko, storico parroco di Medjugorje,  nel suo libro “Ecco tua Madre ci parla dei primi giorni a delle apparizioni e dei suoi dubbi dei primi giorni.

 

Sono passati tredici anni da quando la Regina della Pace ini­ziò ad apparire in un piccolo villaggio dove io ero il parroco. Sei piccoli, in età scolastica, flirono testimoni di un evento singolare, totalmente nuovo.

Erano le prime ore della sera del 24 giugno 1981, festività di San Giovanni Battista. Cam­minavano sulla collina “Podbrdo” parlando e giocando come fanno tutti i bambini.

Improvvisamente, videro la montagna piena di luce che ardeva come se avesse preso flioco. Essi volevano vedere cosa stava accadendo ma allo stesso tempo avrebbero voluto scappare perché erano pieni di paura.

Medjugorje

Allo­ra, dalla luce usci la Madonna. Ritornati a casa dissero: “Ab­biamo visto la Madonna!”. Ma i loro genitori non gli credettero. Non gli credette nessu­no. Anch’io non gli credetti.

Oggi, in visione retrospettiva, sembra che i primi a credergli flirono i comunisti che da circa 40 anni sottomettevano il paese ad un regime terribile. Vicka – la più grande dei veggenti – passò quella notte parlan­do con la sua famiglia. A un certo punto la nonna disse:

– “Vicka, non sai che anche satana può manifestarsi? Satana esi­ste e può anche prendere le sembianze della Madonna o di qual­siasi altra cosa. Hai pregato prima di vedere quel segno?”.

– “Allora, continuò la nonna, come puoi affermare che era la Madonna?”.

– Vicka chiese: “Che devo fare?”. Devi prendere dell’acqua benedetta e se tu preghi e poi benedici…

– “Ma cosa devo pregare?”.

– “Prega il Credo e i sette Padre Nostro, Ave Maria e Gloria in onore delle sette gioie della Santa Vergine… quello che pre­ghiamo in casa”.

Il giorno seguente, i bambini andarono nello stesso luogo con una certa curiosità e con la speranza di un nuovo segno. Li seguirono molte persone. Vicka portò con sé l’acqua benedetta.

Quando, come il primo giorno, dalla grande luce ap­parve la Signora, Vicka si fece il segno della croce e geffò con forza l’acqua benedetta sopra di Lei dicendo:

– “Se sei satana, vattene. Se sei la Vergine, resta”.

E la Signora rispose: “Non temere, sono io”.,

Vicka chiese: “Ma tu chi sei?”.

E la Vergine disse: “Sono la Regina della Pace”

medjugorje podbrdo

Quando i bambini tornarono a casa poterono riferire il nome della Signora. Abbiamo visto la Vergine, ci ha detto il Suo nome: “Sono la Regina della Pace”.

– “Non ci crediamo!”.

I genitori non ci credevano. Non ci credeva nessuno. Anch’io non ci credevo. Non gli si poteva credere facilmente!

Noi abbiamo sofferto tanto… abbiamo incontrato tante diffi­coltà, ci siamo poste tante domande: “E’ vero o non è vero? Ma chi può dircelo? Chi può confermarcelo? Chi potrebbe aiutar­ci?”.

Decidemmo di pregare per trovare la risposta giusta. Ogni giorno accorreva sempre più gente. Alcuni dicevano di vedere, come i veggenti, una grande luce. Quella luce apriva loro gli occhi, il cuore e l’anima per credere. La gente era di­sponibile ad accettare e a vivere i Messaggi della Beata Vergine.

In seguito, i comunisti vennero sulla montagna con la poli­zia, i cani ed i soldati armati. Volevano spaventare la gente.La Madonna ripeteva sempre: “Non temete!”.

Un giorno, arrestarono i veggenti e li portarono in una clini­ca; dodici medici esaminarono per tutto il giorno i bambini, insieme e individualmente.

La notizia di quella analisi medica fu per me una gioia. Era quello che volevo. Alla fine, però, essi non fecero niente per aiutare a risolvere i nostri dubbi.

Quello che volevano scopri­re era se i bambini fossero malati psichicamente o se qualcu­no li stava manipolando.

Il gruppo costituito dai dodici medici, riuniti in consiglio, si pronunciò: “I bambini sono sani, sono normali”.

Ma io pensavo: Come normali? Ma quello che gli succede non è affatto normale! Non è normale parlare così, con quella certezza persuasiva, non è una cosa che accade ogni giorno.

La dottoressa, che comunicò il responso medico, disse ai bambini: “Dovete tacere! Siete dei bugiardi e avete come unico scopo quello di distruggere il regime comunista”.

Mi ricordo molto bene come il piccolo Jakov, che aveva appe­na nove anni, l’affrontò e le disse con forza: “No, noi non di­ciamo bugie. Raccontiamo solo quello che vediamo. Non ce lo può proibire”.

Medjugorje

E quando quella dottoressa li minacciò di metterli in prigione insieme ai loro genitori, rispose: “Bene, d’accordo. Io sono di­sposto ad offrire il mio sangue e la mia vita per la Madonna”.

La Madonna aveva detto: “Non temete, fate solo quello che vi dico!”.

Milioni di pellegrini e di curiosi venivano a Medjugorje per vedere i veggenti, per vedere i segni prodigiosi nel sole, nella luce, nella croce del Krizevac. Cosa successe? Che tutti quei segni aiutarono la gente ad imparare ad accettare i Messaggi.

Quali segni si ebbero all’inizio?

Sulla cima della montagna c e una croce di cemento. Fu co­struita dalla parrocchia nel 1933 per commemorare la morte di Cristo nell’anniversario della Redenzione. A volte, non si vedeva la croce e si vedeva la Madonna o una grande luce.

Sì, milioni di persone sono passate davanti a quella croce, posta nel punto più alto della montagna, e hanno ricevuto molte grazie.

Anche i comunisti, molte volte, vedendo la montagna ardere sono accorsi con i pompieri per spegnere l’incendio però non hanno trovato mai un flioco materiale.

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