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Oggi il voto del Documento finale del Sinodo sull’Amazzonia. Nessuna rivoluzione, ma grandi passi avanti

Oggi il voto del Documento finale del Sinodo sull’Amazzonia. Nessuna rivoluzione, ma grandi passi avanti

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Sinodo Amazzonia

Nella mattinata di sabato 26 ottobre, i padri sinodali potranno dedicarsi ad una rilettura individuale del testo, mentre nel pomeriggio, nel corso della 16.ma Congregazione generale, si procederà alla votazione. Infine, secondo la tradizione delle Assemblee Sinodali, il Papa ha offerto a tutti i partecipanti al Sinodo uno speciale dono: la medaglia del Pontificato per l’anno 2019 raffigurante l’Amazzonia.

Sono 13 i Membri del Consiglio per l’attuazione dell’Assemblea speciale dell’Amazzonia, eletti nel pomeriggio del 25 ottobre a maggioranza assoluta. I loro nomi rappresentano i Paesi principali che costituiscono la Regione: 4 provengono dal Brasile, 2 dalla Bolivia, 2 dalla Colombia, 2 dal Perù, 1 dalle Antille, 1 dal Venezuela e 1 dall’Ecuador. Ai membri eletti nel pomeriggio se ne aggiungeranno poi altri tre, di nomina pontificia. Il Consiglio avrà il compito di procedere all’attuazione delle indicazioni del Sinodo.


Sinodo Amazzonia

La presentazione del Documento

Subito dopo la votazione, la 15.ma Congregazione ha visto il relatore generale del Sinodo nonché presidente della Rete ecclesiale panamazzonica, il cardinale Claudio Hummes, presentare in Aula il Documento finale dei lavori. Nell’introdurre il testo, il porporato ha evidenziato il grande lavoro portato avanti dalla Commissione per la Redazione del documento, così come dai Circoli Minori, che hanno presentato numerosi emendamenti. Il testo, ha detto, si innesta in un momento di emergenza ecologica, in cui è necessario agire e non rimandare. La preservazione dell’Amazzonia è fondamentale, ha aggiunto, per la salute del pianeta e la Chiesa ne è consapevole, cosciente del fatto che occorra una conversione integrale per un’ecologia integrale. La Chiesa, infatti, ascolta il grido dei popoli dell’Amazzonia e il grido della terra, che sono lo stesso grido, espressione anche di una grande speranza. Il Sinodo, ha concluso il porporato, serve a raggiungere una comunione ecclesiale, con Pietro e sotto la guida del Papa.

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