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Oggi festeggiamo la Madonna di Akita. La vergine ha lasciato delle profezie: ‘L’opera del diavolo s’insinuerà anche nella Chiesa…’

Le profezie della Madonna di Akita. Le conosci?

Il 6 Luglio 1973 appariva in Giappone la Vergine Maria…

Oggi ricordiamo Nostra Signora di Akita, appellativo con cui la Chiesa cattolica venera Maria, in seguito alle apparizioni che avrebbe avuto nel 1973 ad Akita, in Giappone, la quarantaduenne suor Agnese Katsuko Sasagawa, dell’ordine delle “Serve dell’eucaristia”.

Apparizioni e Messaggi

La prima apparizione sarebbe avvenuta il 6 luglio 1973: suor Agnese, che allora era affetta da una forma di sordità, da cui in seguito sarebbe guarita, riferì di aver visto, nella cappella del suo convento, una statua della Madonna illuminarsi e animarsi, e contemporaneamente di aver udito una voce che diceva tra l’altro:

Figlia mia, novizia mia, tu sei stata molto coerente nella fede che hai mostrato. L’orecchio malato è per te qualcosa di molto doloroso, ma ti verrà guarito. Sii paziente. Sacrificati ed espia per i peccati del mondo. Tu sei per me una figlia indispensabile. Fai tuoi i propositi delle Serve del Santissimo Sacramento, prega per il Papa, i vescovi e i preti“.

Alcune consorelle, entrate nella cappella lo stesso giorno, avrebbero notato che sulla mano destra della statua di Maria era apparsa uno stimma a forma di croce, uguale a quello di suor Agnese.

Prima di quest’apparizione, suor Agnese riferì di aver visto il suo angelo custode, che le sarebbe apparso anche negli anni successivi.

La seconda apparizione sarebbe seguita il 3 agosto. Ecco una sintesi del messaggio:

…Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira, il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande castigo su tutta l’umanità. Con mio Figlio sono intervenuta tante volte per placare l’ira del Padre. Ho impedito l’arrivo di calamità offrendogli le sofferenze del Figlio sulla Croce, il Suo prezioso sangue e le anime dilette che Lo consolano formando una schiera di anime vittime…

Suor Agnese, Veggente della Madonna di Akita
Suor Agnese, Veggente della Madonna di Akita

Il 13 ottobre 1973 sarebbe avvenuta l’ultima apparizione, accompagnata da un messaggio nel quale viene spiegata la natura dell’imminente castigo divino. Questa la sintesi del messaggio:

…Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno sé stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una gran parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi restano sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno la preghiera del Rosario. Con il Rosario pregate per il Papa, i vescovi e i preti. L’opera del diavolo s’insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, e vescovi contro vescovi.

I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…, chiese e altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro… Prega molto la preghiera del Rosario. Solo io posso ancora salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me saranno salvati“.

Le lacrimazioni della statua della Madonna, unitamente a essudazioni profumate, furono osservate da centinaia di fedeli.

La statua di Maria, realizzata in legno da uno scultore locale, riproduce l’immagine della Signora di tutti i popoli di Amsterdam.

Nel 1988 l’allora cardinale prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede presso la Santa Sede, Joseph Ratzinger, espresse il giudizio definitivo sulla vicenda, dichiarando che era attendibile e degna di fede. (Fonte it.wikipedia.org)

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