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Oggi, 21 gennaio, è la beata Giuseppa Maria: la mistica che ‘leggeva’ il futuro (Preghiera per una grazia)

Beata Giuseppa Maria di Sant’Agnese: vita e preghiera

Beata Giuseppa Maria di Sant’Agnese Albiñana Gomar è stata una religiosa spagnola dell’ordine delle agostiniane scalze; è stata proclamata beata nel 1888.

La sua storia

Nasce il 9 febbraio 1625 a Benigánim, in Spagna; la sua era una famiglia di poveri agricoltori ma molto credenti. Molto piccola rimase orfana di padre.

Fu accolta dallo zio Bartolomeo Tudela sindaco del paese, dove crebbe devota alla Madonna e dedita alla recita del Santo Rosario, non ricevette istruzione e svolse in casa dello zio le mansioni di una serva.

Di natura semplice e innocente, era balbuziente e soffriva di epilessia, per questi motivi non ebbe molta considerazione presso lo zio che la considerava poco più che una stupida. Tra i dodici e i quattordici anni mentre lavava i panni al fiume ebbe una visione di Gesù e decise di diventarne sua sposa.

Entrò nelle Eremitane Scalze di Sant’Agostino, come conversa, il 25 ottobre 1643. Nel 1644 prese i voti perpetui assumendo il nome di Giuseppa Maria di Sant’Agnese ma da tutti fu chiamata suor Agnese. Le fu affidato il compito di dispensiera e nei momenti liberi fabbricava corone del Rosario o aiutava le consorelle.

Al suo confessore una volta disse: “Preferisco molto di più pulire, scopare e raccogliere le immondezze nella casa di Dio, che essere regina di Spagna.

Dopo una grave malattia udì una voce interna che la invitò a scegliere se restare per tre anni paralitica o muta e per non essere di peso alla comunità preferì la seconda opzione.

L’infermità la aiutò nel restare più unita a Dio e anche lavorando non cessò mai la sua orazione mentale. Quando guarì prese comunque a osservare il silenzio non solo nelle ore stabilite, ma anche nei momenti di riposo.

Beata Giuseppa Maria di Sant'Agnese
Beata Giuseppa Maria di Sant’Agnese

Mistica

Pregò molto per le anime del Purgatorio; il diavolo la molestò più volte, attribuendole titoli volgari e tentandola ad azioni disoneste.

Leggeva il futuro come in un libro e penetrava nei segreti dei cuori, per questo molti vescovi, religiosi e personalità importanti andavano a consultarla e a raccomandarsi alle sue preghiere. La madre del re Carlo II di Spagna sottoponeva al suo giudizio addirittura i principali affari della monarchia.

Un’ulteriore sua peculiarità fu la virtù dell’obbedienza, che esercitò sempre con devozione, eseguendo prontamente anche i comandi che riceveva mentalmente da chiunque, avvertita dall’Angelo custode. Quando Madre Agnese fu avvertita in modo soprannaturale dell’ormai prossima sua morte, non riuscì a contenere il suo giubilo.

Prima di andare in Cielo disse: “Sorelle mie, portatemi subito il mio sposo perché parto”.

Morì il 21 gennaio 1696, non prima di aver pronunciate ininterrottamente parecchie invocazioni a Gesù e a Maria. Il corpo della defunta si conservò flessibile e da esso si sprigionò inoltre in tutto il monastero una soave fragranza.

(Fonte it.cathopedia.org)

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Preghiera per chiedere una grazia

Beata Giuseppa oggi ti eleggo
a mia speciale patrona:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.

Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna. Amen.

Natuzza: la grande mistica

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