Pubblicità
HomeNewsTerra Sancta et OriensOdio e violenza a poche ore dalla festa di Gesù, nella sua...

Odio e violenza a poche ore dalla festa di Gesù, nella sua terra!

Redazi Un palestinese è stato ucciso da militari israeliani, secondo l’agenzia di stampa Maan, durante scontri a Qalandya (Ramallah). I membri di una unità di elite israeliana, precisa il sito Ynet, hanno risposto al fuoco di un palestinese, dopo essere stati assaliti dalla popolazione.

epa04976425 An Israeli policeman checks a Palestinian man at the Damascus Gate of the old city as security measures are increased in Jerusalem, Israel, 13 October 2015. The past 12 days have seen the worst spell of street violence in Israel and the Palestinian areas in years, stirred in part by Muslim anger over perceived changes to the status quo observed at a disputed Jerusalem holy site. Sixteen Palestinians from the West Bank and Jerusalem have been killed, but more than half of them have been attackers shot dead after or during attempts to stab Israelis. EPA/ATEF SAFADI

In mattinata un palestinese ha tentato di accoltellare due guardie di sicurezza israeliane in Cisgiordania, nella zona industriale della città di Ariel, ed è stato ucciso. Uno dei due israeliani è in condizioni giudicate serie, l’alro è stato lievemente ferito In precedenza, un tentativo di accoltellamento si era verificato vicino ad Hebron. Un palestinese aveva cercato di accoltellare un soldato israeliano con un cacciavite. Le forze israeliane lo hanno ucciso. Un soldato israeliano è stato inoltre ferito in modo leggero da un auto lanciata contro un gruppo di militari in Cisgiordania, a Kikar Adam, tra Gerusalemme e Ramallah. Secondo la radio militare l’assalitore è stato ucciso dalle forze di sicurezza.  Ieri altri tre israeliani erano stati accoltellati da due palestinesi a Gerusalemme, vicino alla porta di Giaffa: due degli israeliani, fra cui il fratello dello scrittore argentino Marcelo Birmajer, erano morti, e anche i due aggressori erano stati uccisi a colpi d’arma da fuoco. La polizia israeliana ha aperto un’indagine su un video girato a una festa di nozze, in cui estremisti ebrei ballano, cantano e celebrano la morte del bimbo palestinese bruciato vivo in Cisgiordania nel luglio scorso. Le immagini, registrate una decina di giorni fa, mostrano il gruppo di ebrei ortodossi: alcuni danzano con pistole e coltelli, uno, con il volto coperto, ha una bomba molotov in mano, un altro pugnala la foto di Ali Dawabsheh. L’immagine poi passa di mano in mano finchè non viene distrutta. 

Israeli soldiers patrol during a search for the suspected Palestinian killers of two Jewish settlers in the West Bank city of Nablus, Saturday, Oct. 3, 2015. An Israeli couple was killed in a drive-by shooting driving on an West Bank road Thursday. (ANSA/AP Photo/Majdi Mohammed)

Il piccolo, 18 mesi appena, morì nella casa paterna incendiata da ignoti ultra” ebrei, nel villaggio di Duma, in Cisgiordania. Il premier, Benjamin Netanyahu, ha detto che “le immagini mostrano il vero volto di un gruppo che costituisce un pericolo per la società e la sicurezza di Israele”; ed evidenziano quanto sia importante per la nostra sicurezza che lo Shin Beth sia forte” (quest’ultimo in riferimento alle recenti proteste di un’ala radicale della destra israeliana per i metodi utilizzati dal servizio segreto di sicurezza interna contro gli ebrei sospettati dell’incendio a Duma). Tra l’altro proprio quella tragedia fu il detonatore all’origine dell’attuale ondata di violenza in Israele e nei Territori palestinesi. Il video è stato condannato non solo dal premier, ma da esponenti dell’intero panorama politico. 

Redazione Papaboys (Fonte www.rainews.it)

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome