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‘Not in my name’, musulmani in piazza contro il terrorismo a Roma e Milano

Le comunità islamiche criticano fermamente i terroristi che agiscono in nome dell’Islam. Gli organizzatori della manifestazione romana ricevuti dalla presidente della Camera, Laura Boldrini. Messaggio di Mattarella a #notinmyname: “Non ci piegheremo”. Il presidente Unione delle comunità islamiche italiane: “Insieme battiamo il cancro del terrorismo”

Not in my name

Terminate le manifestazioni organizzate dalle comunità islamiche che sono scese in piazza contro il terrorismo e le stragi di Parigi. A Roma e Milano molte le persone in strada per dire “no” al fanatismo con lo slogan “Not in my name”, non in mio nome. 

Il messaggio di Mattarella a #notinmyname

Gli assassini vogliono piegarci facendoci rinunciare ai valori di solidarietà e al nostro umanesimo. Noi non ci piegheremo”. Questo il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella letto alla manifestazione Not in My Name.

La manifestazione romana

“Musulmani d’Italia – Not in my Name – No al terrorismo”, si legge dietro il palco allestito dall’Unione delle comunità islamiche Italiane in piazza Santi Apostoli a Roma.  La pioggia non ha scoraggiato diverse centinaia di persone tra fedeli islamici, religiosi, imam, musulmani, cittadini italiani, politici ed esponenti delle istituzioni, affluiti nella piazza dove sventolavano bandiere della pace arcobaleno e quelle di Paesi come Algeria o Egitto. Fra i politici sono intervenuti anche Pierferdinando Casini, Luigi Manconi, Fabrizio Cicchitto, il parlamentare Pd Chaouki, il sottosegretario agli Esteri Benedetto della Vedova, Paolo Cento. Tra i primi ad arrivare con il suo gruppo, Nasir Karim, il presidente dell’associazione Tre Mondi di Spoleto (Perugia) per il dialogo religioso e culturale. “A Spoleto musulmani e cristiani già il giorno dopo gli attentati hanno pregato assieme in solidarietà con le vittime di Parigi e per condannare questi assassini vili che non hanno nulla a che fare con la nostra religione – ha detto Karim, marocchino di nascita e con la nazionalità italiana, sposato da 20 anni con un’italiana – Ciò che stiamo vivendo oggi non è una questione di religione anche se veste di religione. È una questione di petrolio, del Dio denaro: chi li arma, chi li sostiene questi terroristi? Le religioni non trasformano gli uomini in criminali. Non solo gli occidentali sono colpiti dal fanatismo cieco, anche il Marocco negli anni passati lo è stato ad esempio”. Anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha voluto unirsi al messaggio dei manifestanti con dueTwitter: “Il terrore e’ il nemico di tutti noi. Uniti e insieme a #Notinmyname lo sconfiggeremo. Dialogo tra religioni e convivenza vinceranno”.   Organizzatori a Montecitorio  Gli organizzatori della manifestazione romana sono stati ricevuti a Montecitorio dalla presidente della Camera Laura Boldrini. “È importante che le istituzioni sostengano questa presa di posizione chiara e forte da parte della comunità musulmana perché questo aiuta la convivenza”, ha affermato. A Milano manifestazione a Piazza San Babila  Musulmani in strada anche a Milano. A Piazza San Babila si sono date appuntamento 80 fra associazioni e moschee. La mobilitazione era iniziata già ieri nei luoghi di culto, dove gli imam hanno pronunciato parole durissime contro i terroristi. Domani alle 17 è invece in programma una preghiera interreligiosa alla Casa della carità di via Brambilla, a Crescenzago. Ieri sit-in a Palermo Una manifestazione simile a quella romana e a quella milanese si è svolta ieri a Palermo, dove musulmani e cristiani sono scesi insieme in piazza. L’imam della mosche sunnita ha organizzato un sit-in che ha radunato circa 200 persone per dire no all’Isis.
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Diversi i cartelli esposti, come “Solidali contro le Guerre”, “Islam is not Isis”, “Non nel nostro nome”. In piazza anche il missionario laico Biagio Conte. Presidente Ucoii: insieme battiamo cancro terrorismo  “Stiamo dimostrando che abbiamo superato la paura e lo choc degli attentati, perché l’obiettivo dei terroristi è farci vivere nella paura. Assieme possiamo battere questo cancro dell’umanità”. Così dal palco di “Not in My Name” a Roma il presidente Unione delle comunità islamiche italiane (Ucoii) e imam di Firenze Izzedin Elzir.

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LA FOTOGALLERY

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Redazione Papaboys (Fonte www.rainews.it)

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