Pubblicità
HomeVerbum DominiNon è costui il figlio del falegname?

Non è costui il figlio del falegname?

Gesù-figlio-di-falegnameRIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO GIOVEDI’ – È un momento solenne, gravido di rivelazione. Mosso dallo Spirito Santo, vittorioso sul Diavolo, Gesù entra nella sinagoga di Nazaret e con atteggiamento ieratico, solenne, da vero interprete della Parola del Signore, annunzia ai suoi concittadini che la Scrittura da Lui letta, si sta attualizzando sotto i loro occhi. Essi sono spettatori del compimento di tutte le attese del popolo dell’alleanza: “Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato»” (Lc 4,14-21). Tutta la storia attendeva questo momento. Ad iniziare dallo stesso Adamo e dalla stessa Eva, cui il Signore aveva fatto la prima promessa di vittoria e di riscatto, parlando al tentatore: “Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno»” (Gen 3,14-15).

Quale fu invece la reazione del popolo di Nazaret? Si dimenticarono della verità sulla quale è fondata la loro fede, quella cioè che Dio ha sempre fatto dal niente ogni cosa. Ignorarono quella verità che così viene annunziata da San Paolo: “Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l’intelligenza degli intelligenti. Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dov’è il sottile ragionatore di questo mondo? Dio non ha forse dimostrato stolta la sapienza del mondo? Poiché infatti, nel disegno sapiente di Dio, il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio salvare i credenti con la stoltezza della predicazione. Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini. Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili. Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio” (Cfr 1Cor 1,17-31). Veramente dal nulla dell’uomo Dio celebra la sua gloria.

Quelli da Nazaret vedono le umili condizioni di Giuseppe ritenuto il padre di Gesù, di Maria, di tutti i suoi parenti e si rifiutano di credere a motivo di queste basse condizioni sociali. La non nobiltà umana di Gesù è per loro vero scandalo. Essi ignorano che Gesù è veramente dalla stirpe di Davide, perché Giuseppe è sua discendenza. Giuseppe per loro era soltanto un umile falegname che non ostentava neanche la sua discendenza regale. Tanto grande era la sua umiltà. Giuseppe è uomo grande.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veramente umili, piccoli. a cura del Movimento Apostolico 

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome