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New Horizons arriva su Plutone e batte Rosetta: storia di una sfida stellare

PlutoneBandierine a stelle e strisce e applausi. Gli Stati Uniti fanno quadrato. Il fly-by di New Horizons su Plutone ha portato la Nasa, è proprio il caso di dirlo, alle stelle. L’avvincente competizione con le altre agenzie spaziali, per ora, è vinta. Dopo lo “smacco” di Rosetta, la missione Esa che ha portato una sonda su una cometa, la soddisfazione della Nasa è davvero tanta.

LA MISSIONE ROSETTA
Rosetta è stata lanciata nel 2004 e, guarda caso, il nome della missione è tutto un programma. Si chiama Horizon 2000 e l’obiettivo era davvero unico. Studiare le caratteristiche della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e inviarci sopra un lander. Il famoso Philae. Cosa fare per pareggiare il conto? E’ presto detto, dopo due anni, nel 2006, arriva la missione New Horizons della Nasa con l’obiettivo ancora più singolare: studiare da vicino, quello che allora era considerato l’ultimo pianeta del Sistema solare. Plutone. 
Ora il sogno si è avverato ed ecco le nuove immagini del lontanissimo sistema plutoniano. Davvero incredibili: canyon profondi chilometri, montagne all’equatore di oltre 3,500 metri e colori della superficie impensabili.

LA TELEFONATA DOPO ORE
Alla fine la telefonata è arrivata. Dopo un silenzio durato diverse ore, New Horizons ha chiamato. Un monologo di 15 minuti in linguaggio binario per raccontare e descrivere quello che ha visto a oltre 5 miliardi di chilometri dalla Terra. Ma soprattutto per dire una cosa: sto bene e tutto procede per il meglio. Lo “squillo” è arrivato al centro di controllo della Nasa alle 3 mattutine, ora italiana. Dopo aver scattato una serie di immagini New Horizons ora si sta allontanando da Plutone a una velocità di 50 mila chilometri all’ora. Ma continua, lentamente a inviare foto e informazioni. Per avere tutto il materiale ci vorranno circa 16 mesi, nel frattempo si attrendono le immagini del sorvolo che dovrebbero essere elaborate tra poche ore.

Redazione Papaboys (Fonte www.ilmattino.it –  Enzo Vitale)

1 COMMENTO

  1. non capisco dove stia la competizione tra le due agenzie nei 2 casi presi in esame:
    1-le due sonde visitano mondi diversissimi ma entrambe fondamentali per la conoscenza della nascita del nostro sistema solare e della vita sulla terra.
    2-Rosetta sta orbitando attorno ad una cometa, e ha fatto atterrare un lander sulla sua superficie, mentre New Horizons ha eseguito un flyby, ovvero è sfrecciata accanto a Plutone e ora se ne va nello spazio quasi ignoto.
    3-New Horizons è dotata di plutonio in grado di darle energia per i prossimi 30 anni, a costo basso, e fornendole anche un peso leggerissimo (da cui la supervelocità), mentre Rosetta ha pannelli solari enormi per racimolare quel pò di sole che c’è nell’orbita di Giove…pannelli solari pesanti e che quindi “frenano” la sonda al mmomento del suo lancio e che quindi non può raggiungere la Supervelocità al pari di New Horizons…tutto ciò, sappiatelo, accade perchè l’ESA, per senso etico, non utilizza il nucleare….le altre agenzie spaziali sì. è un grosso handicap, ma un enorme dimostrazione di come si possano andare le cose in un mondo migliore.

    insomma le missioni hanno concetti e obiettivi differenti e non concorrenti, piuttosto complementari. le due agenzie lavorano a braccetto in moltissimi altri progetti, e soprattutto la NASA ha lavorato per parte della strumentazione di Rosetta e Philae, e l’Italia/ESA ha lavorato su parte della strumentazione di New Horizons.

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