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Nel Santuario di Knoch la preghiera di guarigione per tutte le vittime degli abusi. E all’Angelus: ‘Saluto tutti i carcerati!’

L’Angelus nel santuario mariano irlandese Papa Francesco fa vibrare i cuori dei presenti: “Nessuno di noi può esimersi dal commuoversi per le storie di minori che hanno patito”

Papa Francesco prega per la guarigione delle vittime degli abusi. Pioviggina e fa freddo a Knock, villaggio della contea irlandese di Mayo famoso per la presenza del santuario sorto nel luogo di un’apparizione del XIX secolo, divenuto uno dei principali luoghi di culto mariani d’Europa. E davanti alla Madonna di Knock Bergoglio torna a parlare degli abusi affidando le vittime alla sua intercessione.

Piove a dirotto e fa freddo quando Francesco parte da Dublino, per sbarcare poco dopo dall’aereo dell’Air Lingus. A Knock in quel momento non piove, ma ha piovuto la notte e il clima è simile a quello della capitale. All’arrivo alla cappella delle apparizioni il Papa è stato accolto da duecento fedeli e quindi si è messo a pregare silenziosamente prima di offrire alla Vergine un rosario d’oro. Fuori, lo attendono migliaia di persone. Prima della recita della preghiera, Bergoglio dice: «La Madonna guardi con misericordia tutti i membri sofferenti della famiglia del suo Figlio. Pregando davanti alla sua statua, le ho presentato, in particolare, tutti i sopravvissuti, le vittime di abusi da parte di membri della Chiesa in Irlanda».

«Nessuno di noi – aggiunge – può esimersi dal commuoversi per le storie di minori che hanno patito abusi, che sono stati derubati dell’innocenza, o che sono stati allontanati dalle mamme e abbandonati allo sfregio di dolorosi ricordi. Questa piaga aperta ci sfida ad essere fermi e decisi nella ricerca della verità e della giustizia. Imploro il perdono del Signore per questi peccati, per lo scandalo e il tradimento avvertiti da tanti nella famiglia di Dio. Chiedo alla nostra Madre Beata di intercedere per la guarigione delle persone sopravvissute che hanno subito abusi di ogni tipo e di confermare ogni membro della famiglia cristiana nel risoluto proposito di non permettere mai più che queste situazioni accadano. E anche di intercedere per tutti noi, perché possiamo procedere sempre con giustizia e riparare per quanto da noi dipende a tanta violenza».

 

Il Papa ricorda anche l’intera Irlanda e la sua gente del Nord. «Sebbene il mio viaggio per l’Incontro mondiale delle famiglie non includa una visita al Nord, vi assicuro il mio affetto e la mia vicinanza nella preghiera. Chiedo alla Madonna di sostenere tutti i membri della famiglia irlandese perché perseverino, come fratelli e sorelle, nell’opera di riconciliazione».

Francesco spiega di aver portato in dono al santuario «un rosario d’oro, ricordando quanto sia importante in Irlanda la tradizione del rosario familiare. «Quanti cuori di padri, madri e figli – aggiunge -hanno attinto consolazione e forza nel corso degli anni meditando sulla partecipazione della Madonna ai misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi della vita di Cristo». Bergoglio ha quindi chiesto che le famiglie, «fra i venti e le tempeste che imperversano sui nostri tempi, siano baluardi di fede e di bontà in grado di resistere «a tutto ciò che vorrebbe sminuire la dignità dell’uomo e della donna, creati a immagine di Dio e chiamati al sublime destino della vita eterna».
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«Desidero ringraziare -ha aggiunto infine il Pontefice le persone che sono in carcere e che mi hanno scritto sapendo che venivo in Irlanda. Vorrei dirvi che vi sono vicino, tanto vicino».

Fonte: Vatican Insider

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