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Nasce Gesù – 22 giorni. A Milano apre il presepe ‘ispirato’ dal cardinale Martini

L’idea, realizzata da Egidio Negrini, nata agli Esercizi spirituali predicati dal gesuita nel 1960. Un percorso biblico in 53 scene animate, iniziando dalla Creazione del mondo. Ben 65mila visitatori.

Collocare la Natività al centro della storia, come punto di collegamento tra l’antico e il nuovo Testamento. È quanto propone a partire da domenica 3 dicembre, il Presepe biblico di Baggio, quartiere alla periferia ovest di Milano, ospitato in un’area sotto la chiesa parrocchiale di Sant’Apollinare (in piazza Sant’Apollinare). Un Presepe che ha avuto un ispiratore di grande prestigioso: il cardinale Carlo Maria Martini.

La sua storia inizia nell’agosto del 1960 quando l’allora giovane studioso gesuita, padre Carlo Maria Martini, tiene un corso di Esercizi spirituali nell’eremo di San Salvatore a Erba. Tra i presenti c’è anche un operaio della Borletti, Egidio Negrini, partigiano e cattolico impegnato nel sociale, nel sindacato e nella sua parrocchia, quella di Sant’Apollinare a Baggio, dove tra le molte cose cura la realizzazione annuale del presepe in chiesa. Quell’incontro nell’eremo di San Salvatore darà a Negrini l’idea di allargare lo sguardo sulla Navità, inserendola in un vero e proprio percorso biblico, che proponesse al visitatore i momenti più importanti dell’Antico e del Nuovo Testamento. Ci vorranno tre anni prima che il progetto si concretizzi, con l’inaugurazione, in una cripta sotto la chiesa parrocchiale di 350 metri quadrati, della scena della Natività: un vero e proprio racconto, in parole, musica e movimento, della Notte Santa. Il tutto con materiale di recupero.

Negli anni realizzate 55 scene

Ma il progetto era più ampio e con il passare degli anni alla Natività vennero affiancate decine di scene che rappresentano momenti salienti delle Sacre Scritture, partendo dalla Creazione del mondo e la comparsa di Adamo ed Eva. Nel giro di pochi anni di queste scene ne vennero realizzate ben 55, quasi sempre in movimento e, negli Anni Sessanta e Settanta, anche con la presenza di alcuni animali vivi. La morte nel 1991 di Egidio Negrini rappresentò un momento difficile per il Presepe biblico di Baggio, anche perché nuove norme di sicurezza imponevano interventi strutturali considerevoli.

Chiusura e riapertura

Ci furono così alcuni anni di chiusura, che privò gli abitanti del quartiere e della città di Milano di un appuntamento diventato ormai tradizionale nei giorni di Natale. La svolta nel dicembre 1995 quando il parroco don Lodovico Cerri diede il via libera a un gruppo di parrocchiani volontari di riportare in vita questo Presepe biblico. Tutto venne smontato e ricostruito fedele all’orginale ma a norma come previsto dalle legge sulla sicurezza. Tredici mesi di duro lavoro e il Presepe, anche se non ancora completo nel suo percorso, viene inaugurato nel Natale 1996.

E a sorpresa tra i primi visitatori giunge anche quel gesuita che nel 1960 ispirò Negrini, Carlo Maria Martini che nel 1980 era diventato arcivescovo di Milano. Martini restò sorpreso, ignorando che quest’opera fosse il frutto di quegli Esercizi spirituali. In soli dodici giorni quell’anno ci furono oltre ottomila visitatori nelle ore pomeridiane di apertura. Segnò di fatto la nuova vita del Presepe biblico di Baggio.

Ogni anno una nuova scena

In questi ultimi 22 anni la visita al Presepe biblico è tornato a essere un appuntamento importante per il quartiere di Baggio e per la città. Oltre 65mila i visitatori in questi anni di tutte le età. Un percorso che offre l’occasione per un “ripasso” delle Sacre Scritture. Non è raro vedere genitori e nonni spiegare ai più piccoli l’episodio biblico realizzato nella scena del Presepe. E diversi volontari aiutano i visitatori lungo il percorso, che quest’anno si arrichisce di una nuova scena: la conversione di Saulo (san Paolo) sulla via di Damasco. Un nuovo tassello di questo percorso che ripercorrere la storia dell’uomo dalla Creazione sino alla diaspora degli Apostoli per diffondere il messaggio di Gesù. Un percorso raccontato in 53 scene, la gran parte delle quali con statuine in movimento. Un impegno, quello dei volontari del Presepe biblico, sostenuto dalla passione per il presepe, tanto che i visitatori potranno trovare all’uscita anche dei presepi artigianali costruiti dagli stessi volontari per raccogliere fondi da destinare al mantenimento del presepe stesso.




Quando si può visitare il Presepe?

Il primo appuntamento è per domenica 3 dicembre alle 15 (fino alle 18.30) per la prima delle aperture nelle domeniche di dicembre (stesso orario). Dal 24 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 sarà visitabile tutti i giorni (orario 15-18.30), con la possibilità di visite guidate fuori orario per gruppi o scolaresche (info al 392.4298167). Prevista una apertura straordinaria e in orario serale (dalle 19.30 alle 22.30) mercoledì 13 dicembre in occasione di una iniziativa di quartiere con l’apertura serale dei negozi. Un’opportunità in più per una visita al Presepe biblico che lascia davvero affascinati ogni volta.




Fonte avvenire.it

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