“L’oratorio aiuta la parrocchia ad essere una comunità migliore” ha proseguito mons. Selvadagi, e presenta sempre più il suo volto di famiglia: “non solo spazi dove ci si può incontrare, non solo una chiesa dove si può andare a pregare da soli, ma una comunità che accoglie, che vive gli spazi disponibili e che prega insieme. Con l’oratorio la parrocchia assomiglia alla famiglia che si occupa dei figli più piccoli e dei più giovani, inspirando fiducia anche negli stessi genitori. L’intera comunità cristiana è sicuramente arricchita dall’oratorio, luogo dove si sta bene insieme e dove tutti sono accolti”. Tanti i giovani animatori presenti alla celebrazione, insieme a catechisti adulti che hanno donato moltissime energie all’apostolato negli oratori a Roma, guidando adolescenti e ragazzi verso la scoperta della propria vocazione di servizio. Da sempre il Centro Oratori Romani ha, infatti, concentrato la propria attenzione apostolica nei confronti dei giovani animatori seguendo quanto sperimentato dal fondatore che, sin dal secondo dopoguerra investì sugli adolescenti per renderli protagonisti del servizio in oratorio. L’associazione propone appositi percorsi annuali di formazione per animatori che, sia nel corso dell’anno, sia d’estate, offrono occasioni preziose di crescita spirituale e metodologica ai catechisti romani. Il calendario degli incontri, suddivisi per fasce e aperti anche alle parrocchie che desiderano avvisare un nuovo oratorio può essere recuperato sul sito del Centro Oratori Romani http://centrooratoriromani.org di Micaela Castro – Ufficio Stampa COR