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Mons. Galantino: visita del Papa a Cassano toglie ogni alibi, no a cristiani part time

foto_018CALABRIA – CASSANO (CS) – “La nostra terra è stata toccata dalla grazia. Ma per essere conseguenti, e far in modo che le parole del Santo Padre non restino solo un’eco di cronaca o il ricordo di una giornata bella per quanto faticosa, occorre interiorizzarle e farne il cardine di un nuovo stile di vita”. Monsignor Nunzio Galantino, vescovo della diocesi di Cassano all’Jonio e segretario generale della Cei, commenta così la visita pastorale di Papa Francesco. “È stata una giornata meravigliosa”, commenta mons. Galantino in un comunicato diffuso oggi dalla diocesi: “Le stime della vigilia sul numero dei pellegrini sono state polverizzate da un afflusso di fedeli pari al doppio di quanto previsto. Ciò ha messo a dura prova la macchina organizzativa che, se pur tra qualche inconveniente, ha comunque retto, consentendo di contenere i disagi e di vivere nel migliore dei modi possibile un così partecipato evento di fede e di preghiera, incorniciato nella splendida accoglienza riservata dal popolo di Cassano al Pontefice e alle decine di migliaia di persone giunte da ogni dove”.

Alle parole del Santo Padre, prosegue il presule, “deve seguire l’impegno teso a creare le condizioni reali perché ai nostri giovani non sia più rubata la speranza. Con la sua visita dedicata agli ultimi, agli emarginati, ai sofferenti e con l’esortazione rivolta alla Chiesa perché frequenti sempre di più i crocicchi delle strade e si apra ai deboli e agli esclusi, Papa Francesco ha tolto ogni alibi a noi, talvolta cristiani part time, e ai professionisti del bene comune: si possono cambiare le cose solo se prima si cambia se stessi”. “Perché tutto questo possa avverarsi – afferma il vescovo – è indispensabile che l’esperienza religiosa non sia un dopolavoro, ma appartenga alla vita e alla progettualità di ognuno di noi. Deve essere una parte di noi. Papa Francesco con coraggio ha indicato l’orizzonte al quale tendere: adesso lo stesso coraggio e lo stesso sacrificio sono richiesti ai sacerdoti, ai laici e a quanti, specie in ambito istituzionale e politico, detengono le chiavi del futuro del Meridione. Ma il futuro si costruisce ora! Liberiamo lo spirito e le straordinarie energie, talvolta imprigionate, che caratterizzano la nostra terra”. “La fede, quella vera, fortifica”, conclude mons. Galantino: “E rende possibile anche ciò che sembrava impossibile”. Fonte: Agensir

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