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Mondiali di calcio in Brasile: opere pronte, ma chi ha pensato alla sicurezza dei minori?

brasile 2014A pochi giorni dell’inizio del Campionato mondiale di calcio, che si terrà dal 12 giugno al 13 luglio in 12 città brasiliane, un gruppo di istituzioni ha lanciato l’allarme sulla sicurezza di bambini e adolescenti. Lo scopo principale è garantire la loro protezione in caso di violazione dei diritti dei ragazzi. La nota inviata a Fides da Adital riferisce che, secondo queste istituzioni, nell’organizzazione dei Mondiali 2014 i minori sono stati trascurati, perché la priorità era soddisfare le richieste urgenti di infrastrutture.

La nota riporta che il 7 giugno funzionari del Ministero dei lavori pubblici e il Controllore regionale del lavoro hanno identificato cinque bambini (10 e 11 anni) e otto adolescenti (da 12 a 16) che, agli angoli di quattro grandi vie della città di Fortaleza, erano impegnati a vendere prodotti collegati ai Mondiali. Fortaleza, una delle città che ospitano i Mondiali, non dispone di una rete di assistenza per i bambini e gli adolescenti vittime di violenza sessuale, e già si prevede che durante lo svolgimento dei Mondiali il rischio per loro sarà notevolmente maggiore.

Al momento di gestire gli investimenti infatti “le risorse pubbliche sono state destinate alle opere, secondo gli accordi con la FIFA, invece di concedere queste risorse alle politiche di assistenza di base quali alloggio, sanità e istruzione” afferma un rapporto del Centro Difesa del Bambino e dell’Adolescente (Cedeca).

Secondo la rete ECPAT Brasile (una coalizione di organizzazioni della società civile che lavorano per eliminare lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti), delle 275.638 denunce di violazioni dei diritti dei bambini e degli adolescenti registrate tra maggio 2003 e marzo 2011, nelle 12 città che ospiteranno i campionati mondiali di calcio, 27.664 sono quelle relative allo sfruttamento sessuale, una delle più gravi forme di violazione dei diritti umani. (CE) (Agenzia Fides, 10/06/2014)

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