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Misericordia è Amare tutti e sempre con il realismo del Vangelo

Cari amici lettori, una parola chiave su cui vi invito a riflettere è “realismo”. L’ha usata papa Francesco aprendo, il 16 giugno, il convegno della Chiesa di Roma sulla famiglia. Spesso chi parla di realismo è un pessimista che, in nome dei “fatti”, chiude ogni dialogo e ogni speranza. Il realismo di cui parla il Papa è quello di Dio, del Vangelo.

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Il Signore, infatti, sa guardare le nostre famiglie con delicatezza, con amore, con fiducia. E ci invita ad agire allo stesso modo. Il realismo evangelico, ha spiegato, «non si ferma alla descrizione delle situazioni, delle problematiche – meno ancora del peccato – ma riesce a vedere dietro ogni volto, ogni storia, ogni situazione, un’opportunità, una possibilità». Il realismo evangelico «si impegna con l’altro e non fa degli ideali e del “dover essere” un ostacolo per incontrarsi con gli altri nelle situazioni in cui si trovano». Questo «non significa non essere chiari nella dottrina, ma evitare di cadere in giudizi e atteggiamenti che non assumono la complessità della vita». Infatti, ha concluso Francesco, «il realismo evangelico si sporca le mani perché sa che “grano e zizzania” crescono assieme».

Qualche giorno dopo, sabato 18 giugno, il Papa ha specificato che cosa intenda per “sporcarsi le mani”. Commentando il Vangelo del Buon samaritano, ha detto: «Il Signore ci liberi dai briganti, dai sacerdoti di fretta o che vanno in fretta, sempre, e non hanno tempo di ascoltare, di vedere, devono fare le loro cose. Ci liberi dai dottori che vogliono presentare la fede di Gesù Cristo come una rigidità matematica, ci insegni a fermarci e ci insegni quella saggezza del Vangelo, sporcarsi le mani». Ecco, il realismo evangelico ci spinge a impegnarci concretamente per le persone, a guardarle con tenerezza. È il realismo della misericordia, dell’amore, per cui nulla è mai perduto. Anche nella nostra vita individuale: siamo realisti secondo il Vangelo!

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Lasciamoci trasformare dalla grazia, chiediamo al Signore il coraggio di ricominciare! Mi torna in mente una canzone del Gen Rosso inclusa nella raccolta di Canti della misericordiaallegata a Credere in queste settimane (non perdetevela: sono musiche e parole che fanno bene all’anima, e si possono ascoltare in casa o in auto, sul bus o correndo). Il titolo della canzone è Ricominciare: «Ricominciare è come rinascere, dall’ombra di un passato che ormai non conta più, è ritornare semplici cercando nelle piccole cose la felicità… è costruire ogni attimo il tuo domani. Ricominciare è credere all’amore e sentire che anche nel dolore l’anima può cantare e non fermarsi mai».

Redazione Papaboys (Fonte credere.it/don Antonio Rizzolo)

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