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Migranti, sette bimbi morti in mare

Almeno 14 migranti, tra cui 7 bambini, sono morti in un nuovo naufragio avvenuto davanti alle coste turche. Una imbarcazione che cercava di raggiungere l’isola greca di Lesbo si è rovesciata. Lo riferisce l’agenzia turca Dogan citando la guardia costiera locale, che è riuscita a salvare 27 persone. Non è chiara al momento la nazionalità dei migranti a bordo. L’imbarcazione era partita dalla provincia turca di Canakkale. I sopravvissuti, tra cui c’è una donna incinta, sono in buone condizioni.

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L’11 novembre è cominciato a Malta un vertice internazionale sull’immigrazione a cui partecipano una sessantina di stati europei e africani, insieme a diverse organizzazioni regionali tra cui l’Unione europea, l’Unione africana, l’Alto commissariato per l’Onu dei rifugiati (Unhcr) e la Comunità economica dei paesi dell’Africa occidentale (Ecowas).

Gli stati europei sono pronti a finanziare i paesi africani con miliardi di euro di aiuti in cambio di procedure più rapide per il rimpatrio dei migranti irregolari, arrivati in Europa negli ultimi mesi. Tuttavia gli stati africani sono riluttanti ad accettare questo tipo di accordi, perché le rimesse dei connazionali, emigrati all’estero sono un fattore importate di sviluppo e ricchezza per molti paesi del continente.

Quest’anno 800mila persone hanno raggiunto l’Europa in cerca di un futuro migliore, circa 150mila persone hanno attraversato il Mediterraneo, di questi circa tremila hanno perso la vita durante la traversata.

Il vertice, che durerà due giorni, era stato convocato a giugno dal Consiglio europeo, nell’ambito dell’approvazione delle nuove linee guida dell’Unione europea sull’immigrazione, dopo un ennesimo tragico naufragio, avvenuto il 16 aprile davanti alle coste libiche. Ecco gli argomenti di cui si discuterà alla Valletta:

  • Aiuti. La Commissione europea annuncerà la creazione di un fondo di aiuti per l’Africa che dovrebbe ammontare a 1,8 miliardi di euro. Ma gli stati europei sono reticenti ad approvare un impegno economico simile.
  • Espulsioni e rimpatri. L’Europa chiederà ai paesi africani di approvare degli accordi bilaterali per permettere il rimpatrio nei paesi d’origine degli immigrati irregolari, a cui è stato negato asilo in Europa.
  • Contrasto del traffico di esseri umani. Si discuterà del contrasto al traffico di esseri umani lungo le rotte migratorie in collaborazione con l’Interpol.
  • Indagine sulle cause delle migrazioni. L’Unione europea chiederà ai paesi africani di condurre una ricerca approfondita sulle cause delle migrazioni e delle possibili misure per contenere il fenomeno.
  • Canali legali e asilo. Inoltre si cercherà di garantire dei canali legali d’ingresso in Europa, anche attraverso l’istituzione di procedimenti per ottenere asilo nei campi profughi che si trovano lungo le rotte migratorie.
  • Risoluzione dei conflitti. Infine gli stati europei s’impegneranno in missioni diplomatiche per risolvere i conflitti in Libia, nel Sahel, nel lago Ciad e nel Corno d’Africa.

Redazione Papaboys (Fonti Internazionale.it / www.avvenire.it)

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