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Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà

1vRIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO LUNEDI’  –  Il profeta Osea, esercitò il ministero profetico nel regno del Nord, durante l’epoca di Geroboamo II. E’ il primo a concepire i rapporti tra Dio ed Israele in termini nuziali. I temi dell’amore reciproco, e quelli antitetici di fedeltà-tradimento, trovano nel profeta la categoria più adatta per esprimere l’intervento divino nella storia dell’uomo. “Ti farò mia sposa per sempre”. Dopo il castigo Dio, va di nuovo in cerca della sua sposa infedele. Osea esprime la nuova iniziativa salvifica con le parole: “Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore”. Nel testo è chiaro il riferimento all’esodo, le cui finalità (l’alleanza come rapporto sponsale), sono ora raggiunte non con il conferimento di un nuovo decalogo, ma mediante un “dialogo d’amore” -come tra due persone che si amano-, che tocca il cuore del popolo. La riconciliazione dunque è frutto non solo del pentimento di Israele, ma dell’intervento efficace e gratuito di Dio.

Le due guarigioni narrate dal Vangelo, mostrano che Gesù non è insensibile alle necessità umane, purchè le richieste siano accompagnate dalla fede. Quando ci troviamo a limite, dubitiamo dell’aiuto di Dio? Oppure come la donna che soffriva d’emorragia e  la richiesta del capo, affidiamo totalmente a Lui la soluzione delle difficoltà? Abbiamo lo stesso ardore della donna che pensava: “se riuscirò a toccare il suo mantello sarò guarita?”. Riconosciamo in Cristo l’unico mediatore? A chi ci rivolgiamo quando pensiamo ingiustamente che Dio non può aiutarci nelle cose che chiediamo? E’ triste vedere tante richieste di aiuto in mano ai cartomanti, agli astrologi, ai falsi profeti e guaritori. Alla fine cosa producono di buono? Nulla. Le scorciatoie non sono adatte alla vita cristiana! E’ costume comune cercare la via breve per ottenere benefici.  Dio ascolta sempre le nostre suppliche. Anche quando sembra non rispondere, Lui è lì.  Soffre risorge per donare salvezza a quanti rivolgono a lui preghiere e suppliche. E’ l’insegnamento dei due episodi che abbiamo commentato. Per concludere: Ci fidiamo di Dio?

a cura di don Salvatore Lazzara

 

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