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Mercoledì 7 Settembre – Quando mi guardi negli occhi

Mercoledì 7 Settembre - Quando mi guardi negli occhiIn quel tempo, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete gia la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.» Luca 6,20-26. 

Quando mi guardi negli occhi.
Dritto.
So che mi racconterai l’amore.

L’amore è beato.
È povero. Perché vuole tutto.
È affamato. Perché è tutto desiderio.
Piange. Perché non gli basta mai.
È odiato, cacciato, insultato, infamato. Perché l’amore prende tutto quello che è amore.
Prende tutto anche se è un amore povero. Perché è Lui che lo farà ricco.
Prende tutto anche se è un amore affamato. Perché sarà lui a sfamarlo.
Prende tutto anche se è un amore che piange. Perché sarà Lui la sua gioia.
E questo tutto è scandaloso per molti.

L’amore è beato perché ama tutto.
Nulla diffama e allontana.
Ma a tutto si unisce, totalmente, per sempre.

Guai a chi ora è sazio di ciò ce ha, che sa, che fa.
Guai a chi deride quelli che, secondo lui, non sanno, non hanno, non fanno.
Come se ci fosse solo un modo di amare, altissimo e per pochi.

Non è un elenco di disgrazie.
È un elenco di amore da fare, desiderare, attendere.
E allora si sente la fame, si è soli, si è pieni di mancanze da riempire.
Ma l’amore riempirà tutto, prenderà tutto.
Sarà tutto.
Consolerà tutto.
Basta iniziare ad amare così come si è.
Piccoli, affamati e piangenti come si è.

Di Don Mauro Leonardi





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