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Mercoledì 14 ottobre – Che cosa mortale è la legalità senza la giustizia e l’amore

Mercoledì 14 ottobre - Che cosa mortale è la legalità senza la giustizia e l’amoreIn quel tempo, Gesù disse: «Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l’amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Uno dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo, offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!». Luca 11,42-46.

Si, lo so. Che l’amore alza anche la voce.
Lo so che amare è essere veri. E a volte la verità è dura.
Lo so.
Ma sentirti arrabbiato, teso.
Sentirti dire parole dure.
Per me non è facile.
Affatto.
Mi spaventi.

Che cosa mortale è la legalità senza la giustizia e l’amore.

Il successo dell’orgoglio puzza di sepolcro.

Che vergogna accumulare pesi insopportabili e poi non prenderli ma chiamare qualcun altro che li regga tutti, che li porti tutti.

Che guaio enorme quando il potere, il sapere, l’autorità, sono in mano a chi ha il portafoglio aperto e il cuore chiuso.
Che usano le spalle di qualcun altro per portare i pesi che loro stessi hanno creato.

Se l’amore viene trasformato in un peso che schiaccia.
Se la giustizia viene seppellita da regole e regolette.
Tu ti alzi e alzi la voce.
Guai.
Guai.

Di Don Mauro Leonardi


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