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Medjugorje, una nuova guarigione straordinaria! La testimonianza di Umberto, giornalista, che ha scritto anche al Papa!

Medjugorje, una nuova guarigione straordinaria! La testimonianza di Umberto, giornalista, che ha scritto anche al Papa!

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Mentre l’attesissimo Festival dei giovani sta per iniziare a Medjugorje (1-6 agosto) con decine di migliaia di ragazzi e ragazze di tutto il mondo con Gesù e la “Gospa”, la Madonna nel cuore, e con personaggi di primissimo piano della Santa Sede che vi parteciperanno come osservatori, arriva la testimonianza di Umberto Rondi. Giornalista, autore televisivo, documentarista e volontario. Figlio di Brunello Rondi, il grande sceneggiatore e poeta che fu fratello del nostro indimenticabile critico Gian Luigi Rondi. 

medjugorje.testimonianza

Ancora una volta andare a Medjugorje, dopo quattro volte, ha significato rendermi conto quali straordinarie meraviglie la fede può manifestarti.

E che autentiche, reali trasformazioni interiori ed esistenziali il contatto con Dio riesce a far nascere, e a far crescere, rimanendo attaccati a Gesù Cristo, nostro Salvatore, Colui che non per niente disse “Senza di Me non potete far nulla”.

Un invito a scoprire l’immensità della vita. Senza di Lui non abbiamo alcuna reale possibilità di raggiungere. 

“Credere e cercare di rimanere il più possibile al Vangelo”

Forse qualcuno potrebbe dire: e un non credente, un ateo, un agnostico, vale forse meno di un credente, e la sua strada è per questo meno vitale di quella di un credente? Ci è stato insegnato di non giudicare, allora rispondo così, parlando solo della mia esperienza. Credere e cercare di rimanere il più possibile al Vangelo, alla fede in Cristo mi ha fatto sentire vivo come non lo sono mai stato. Mi sono sentito attraversato da un sentimento di fiducia, di gioia, di coraggio ed autodisciplina come non avevo mai provato prima. Proprio perché ritenevo di essere vicino a Cristo ma lo ero solo a tratti. Anche nella pratica, come andare alla santa Messa che è decisiva, che è come respirare, perché è un incontro d’amore sublime attraverso l’Eucarestia.


La prima volta a Medjugorje nel 2017, con il cuore pieno di speranza.

Come fu quest’esperienza? Ecco cosa, due anni dopo, nell’aprile del 2019, ho scritto a papa Francesco: “Santità, Le scrivo anche perché desidero, con tutto il mio amore verso di Lei, e con fede e ardente gratitudine verso la santissima Madonna, parlarLe della mia meravigliosa esperienza vissuta, più volte a Medjugorje: e gli stupendi doni che ho ricevuto da questo luogo dove, come ha sapientemente detto il cardinale Shomborn ‘si sente il soprannaturale in modo impressionante’.

preghiera.medjugorje.21.06.2019.

Cos’ha di speciale Medjugorje? perché è così straordinaria? Perché c’è tanta gioia, tanta pace, tanta operosa rigenerante apertura alla vita negl’occhi e nell’anima di tutti quelli che vi sono stati e quasi sempre vi tornano numerose volte, come capita a me?

Moltissime guarigioni miracolose, inspiegabili si sono verificate e si continuano con abbondanza a verificare a Medjugorje, così come, notoriamente, a Lourdes (dove c’è il famoso “Bureau medical” cioè l’archivio di documentazione medica delle centinaia di guarigioni inspiegabili sin qui scientificamente registrate e dalla Chiesa approvate come “miracolose”  ) e c’è già un consistente archivio che le raccoglie dove io stesso, il 4 luglio scorso, ho consegnato alla mia peraltro in progress, perché i frutti di Medjugorje continuano a crescere e a rigenerare la vita, giorno dopo giorno, in tutti coloro, ritengo, che vi sono stati.

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A Medjugorje una stupenda, indescrivibile, manna celeste entra in tutto te stesso.

Una gioia, una pace, un senso di liberazione straordinari. Ecco,in sintesi, cosa mi è successo (ed è solo una delle ormai numerose guarigione avvenute durante, o al ritorno, da questo luogo di grazie). Sempre dalla mia lettera a papa Francesco, del aprile 2019.

Lettera al Santo Padre

“Decido di andarci, santo padre, in grave stato di grave sofferenza; vi arrivo prendendo il traghetto appunto da Ancona in direzione Spalato, Croazia. Da lì, in 3/4 ore, si arriva con i pullman locali a Medjugorje.

In questo luogo prego, a lungo, tanto di fronte alla Statua della Madonna al “Podboro”, la collina delle presunte-probabili apparizioni e locuzioni interiori  (…) Torno a  Roma ancora molto angosciato. Poche ore dopo, esattamente Mercoledì santo, 12 aprile 2017, accade una prima, spettacolare Grazia; un pensiero che mi angosciava terribilmente da oltre due anni, (anche portandomi a fare uso di tranquillanti serali…ora al, raro, bisogno, prendo una compressa di valeriana!)  tormentandomi notte e giorno, si dissolve di colpo; in me subentrano una pace, una gratitudine e un’amorevolezza stupende, assolute.

Una gioia quasi indicibile. Il Paradiso, un senso di beatitudine e di benessere mai provati prima e che potrei definire, sublimi, supremi si erano letteralmente e stupendamente riversati nel mio cuore. Eravamo a pochi giorni dalla santa Pasqua (…)

Quando scrivo questa sentitissima testimonianza di gratitudine che peraltro non rende abbastanza onore e gloria a Dio –per quello che è nelle possibilità delle parole umane di esprimere-per la beatitudine che si è riversata nel mio cuore) sono, santo padre, una persona completamente trasformata dalla Grazia meravigliosa che mi aveva toccato il cuore, facendomi davvero sfiorare il mistero divino; e sviluppando nel mio spirito un desiderio perenne e ardente non solo di gratitudine ma di compiere azioni belle, fruttifere e durature per il mondo, e nel mondo. Attualmente, per esempio raccolgo fondi per l’associazione “Insieme a Chiara Castellani”.

Lodo il Signore, Lodo la Madonna, e tutti gli angeli e arcangeli per la via di salvezza della mia anima che mi hanno mostrato e che continuano a indicare e proteggere. Dio sempre sia lodato! Sempre sia ringraziato.

Da Iltempo.it

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