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Medjugorje. Parole chiare e semplici dal cielo: ‘Vi supplico, convertitevi!’

E’ la “Regina della pace” stessa ad affer­mare che il messaggio più importante dato a Medjugorje è quello della conversione. Forse, tu saresti più incline a mettere al primo posto nella scala dei valori la Fede o la preghiera. Per la verità non vi è messaggio in cui la Regina della pace non richiami alla preghiera. Ma sia la fede sia la pre­ghiera raggiungono la loro efficacia e la loro con­cretezza nel cambiamento di vita. Se la tua vita non si rinnova e tu non fai qualche passo avanti nel cammino spirituale, significa che la tua Fede è gra­cile e che la tua preghiera è priva di mordente. Non pensare che la conversione riguardi soltanto quelle anime che sono lontane da Dio nel peccato mortale. Vi è un’area non piccola, all’interno stesso della cerchia dei devoti, che sonnec­chia nella tiepidezza, o forse nella presunzione. Si tratta di tutte quelle anime che non vanno avanti e che sembrano sempre uguali a se stesse. Quando non si cresce e non si avanza sul cammino della salvezza, significa che siamo morti, come quei fiori finti che sembrano veri, ma quando li tocchi scopri che sono privi di vita. L’appello alla conversione riguarda tutti, nessuno escluso. Chi è già per grazia sulla via del bene deve reagire alla stanchezza e alla tentazione di guardare indietro. La Madonna riprende spesso i parrocchiani, sia quelli di Medjugorje, sia quelli che fanno parte della sua parrocchia spirituale, a causa della loro freddezza. Il suo cuore di Madre non ci risparmia rimproveri, perché non mettiamo in pratica i messaggi, o perché li ascoltiamo per curiosità o perché, dopo i primi tempi dell’entusia­smo, siamo ritornati all’indifferenza di sempre. “Siete così freddi!”, esclama la Regina della pace.

“LA VIA DELLA ROVINA”

L’appello alla conversione è rivolto in modo particolare a coloro che hanno preso “la via della rovina”. La Madonna non si abbandona alla descri­zione del mondo con tinte fosche e senza speranza, come invece ama fare il linguaggio delle sette. Il modo di porgere della “Regina della pace” è sem­pre molto soave e pieno di pietà, anche quando rimprovera e denuncia la marea montante del male. Lei, tuttavia, non chiude gli occhi sul peccato che domina il mondo, dietro al quale ci indica la pre­senza del Maligno che vuole impadronirsi del mag­gior numero di anime possibile. La valutazione della Regina della pace riguardo l’attuale momento che attraversa l’uma­nità non potrebbe essere più allarmante. In un mes­saggio dice che oggi gli uomini vogliono costruire un mondo nuovo senza Dio, con le sole loro forze. Su questa strada, però, non hanno flituro, né gioia, né salvezza eterna. Eppure questo mondo, che ha visto, forse, la più grande apostasia da Dio che la storia conosca, è oggetto di amore e di misericordia. Invece della punizione Dio ha concesso un tempo di grazia e ha inviato la Madre a chiamare i figli sul cammino della conversione. In questa luce si comprendono gli inviti e gli appelli materni a ritornare a Dio, che risuonano con accenti accorati nei suoi messaggi. Il suo cuore – dice – versa lacrime di sangue per i figli che si perdono nel peccato. Questo tempo straordinario di grazia è anche il tempo che Dio ci concede per la conversione. Ora bisogna decidere, senza dilazioni. “Decidetevi per Dio!”, ripete la Madre con accenti accorati. “Vi supplico, convertitevi!”, dice in un messaggio che dovremmo stampare a caratteri di fuoco sul cuore. Il tuo pellegrinaggio a Medjugorje porterà i frutti che la Madonna si attende, se prendi delle decisioni riguardanti la tua vita spirituale. Si tratta di lasciare una vita cristiana mediocre e di rinun­ciare a quei peccati che ti tengono lontano da Dio. La Confessione e il proposito di una vita nuova sono passaggi necessari perché il pellegrinaggio sia fruttuoso. L’impegno ad osservare i comanda­menti è il vero termometro della serietà dei tuoi propositi. Potresti fare centinaia di pellegrinaggi e recitare migliaia di Rosari; ma sarebbe tutto vano se non decidessi di tagliare i legami mortiferi del peccato.

LA CONVERSIONE E’ GRAZIA E DECISIONE

Non vi è dubbio che la conversione sia innanzitutto una grazia che Dio dà a chi forse nep­pure ci pensa. Il risveglio della coscienza, la con­sapevolezza che stiamo percorrendo la via dell’in­felicità e della morte, la constatazione del nostro stato di degradazione spirituale e la nostalgia del­l’innocenza perduta sono una grazia data gratuita­mente, ottenutaci da Cristo, da Maria e dalla pre­ghiera di tante persone buone che intercedono per la conversione dei peccatori. Queste grazie straordinarie vengono date a piene mani a Medjugorje, dove più che al miraco­lo delle guarigioni nel corpo si può assistere a quello infinitamente più grande del cambiamento del cuore. Tuttavia, queste resurrezioni spirituali vere e proprie richiedono una crescente coopera­zione alla grazia e una grande fatica del cuore. Dai messaggi della Regina della pace ci viene una delle più profonde catechesi sulla nostra libertà e responsabilità personale per ottenere la salvezza. Non aspettarti tutto da Dio. Lui non può decidere al tuo posto. Dio fa la sua parte nel darti grazie, ma tu devi dare del tuo col corrispondere. Una delle caratteristiche di tutti i messaggi della Gospa è il ringraziamento, col quale si concludono, per aver risposto alla sua chiamata. Lei è stata così tanto tempo con noi per esortarci con infinita pazienza sulla via del bene. Pensiamo a quante volte ci ha invitato alla preghiera! Poteva Maria fare di più? Eppure i risultati non sono così esal­tanti.

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