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Medjugorje. ‘La risposta migliore a chi è scoraggiato, depresso o stanco di questa vita difficile’

Medjugorje. ‘La risposta migliore a chi è scoraggiato, depresso o stanco di questa vita difficile’

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(Riflessione di Marija Dugandzic) Un giorno la Madonna ci ha detto una bella cosa. Satana tante volte approfitta di una persona che si sente indegna, che si sente depressa, che ha vergogna di Dio: questo è proprio il momento in cui Satana approfitta per distoglierci da Dio. La Madonna ci ha detto di avere questa idea fissa: Dio è vostro Padre e non importa come tu sei. Non lasciate nemmeno un momento di dolezza a Satana, a lui già gli basta per non farti incontrare col Signore.

Mai lasciate Dio perché Satana è troppo forte. Per esempio se hai commesso un peccato, se hai litigato con qualcuno, non rimanere solo, ma chiama subito Dio, chiedigli perdono e vai avanti. Dopo un peccato ci mettiamo a pensare e dubitare che Dio non possa perdonare… Non così…. noi misuriamo sempre Dio dalla nostra colpa.

Diciamo: se il peccato è piccolo Dio mi perdona subito, se il peccato è grave Gli occorre tempo

… A voi servono due minuti per riconoscere di aver peccato; ma al Signore non occorre tempo per perdonare, il Signore perdona subito e voi dovete essere pronti per chiedere e accettare il Suo perdono e non lasciate che Satana approfitti di questi momenti di sbandamento, di deserto. Chiamatelo come siete, andate avanti subito; davanti a Dio non dovete presentarvi belli e preparati; no, ma andate a Dio come siete così che Dio possa rientrare subito nella vostra vita anche nei momenti in cui si è più peccatori. Proprio quando ti sembra che il Signore ti ha lasciato è quello il momento di tornare, presentandoti così come sei.


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RIFLESSIONI SULLA CONFESSIONE

B. – Riguardo alla vita sacramentale, per esempio riguardo alla Confessione, vi ha mai detto qualcosa?

MD. – Sì, certo. Come ha esortato tutti, così anche a noi ha inculcato la Confessione mensile. Ci ha però consigliati di confessarci anche più spesso, quando ne ravvisiamo la necessità. Tale necessità non deve per forza essere costituita dalla presenza del peccato, ma anche dal bisogno di avere e consultare un direttore spirituale. Ci ha detto che chiunque desidera crescere nella vita spirituale, deve avere un sacerdote che Io guidi e che gli indichi il cammino da percorrere.
In sintesi, ci ha fatto capire che la Confessione deve essere considerata come l’espressione del nostro bisogno interiore, e non come un obbligo cui si debba soddisfare.

B. – Voi vi confessate ciascuno dallo stesso confessore, oppure di tanto in tanto cambiate?

MD. – Generalmente ciascuno di noi ha un confessore fisso.

B. – Avete l’impressione che i sacerdoti assegnati alla parrocchia hanno una solida preparazione, competenza e pietà?

MD. – Beh, sì. Purtroppo però sono in pochi e stracarichi di lavoro, e sono continuamente assillati dalla gente. Comunque, la maggior parte di noi si rivolge a P. Tomislav Vlasic, il quale arriva qui sempre parecchio tempo prima della Messa, e proprio in quella porzione di tempo noi ci incontriamo con lui e possiamo insieme risolvere i nostri piccoli problemi. E’ molto importante che ci sia una persona che ti conosce a fondo, con la quale quindi puoi subito entrare nella sostanza degli argomenti, senza bisogno di ricominciare ogni volta daccapo.


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