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Medjugorje: ‘Cari figli, vi invito a riflettere sul vostro futuro’

Rileggiamo un messaggio dato a Medjugorje dalla Gospa venti anni fa.

Sempre attuale, scritto per noi, per la nostra conversione. Meditiamo le parole della Madonna, per mezzo del commento dei sacerdoti dello storico giornalino Eco di Medjugorje.

Cari figli, vi invito a riflettere sul vostro futuro. Voi state creando un nuovo mondo senza Dio, solamente con le vostre forze; ed è per questo che non siete soddisfatti e non avete la gioia nel cuore.
Questo tempo è il mio tempo e perciò, figlioli, vi invito di nuovo a pregare. Quando troverete l’unità con Dio, sentirete fame della Parola di Dio ed il vostro cuore, figlioli, traboccherà di gioia; testimonierete, ovunque sarete, l’Amore di Dio. Io vi benedico e vi ripeto che sono con voi per aiutarvi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio della Madonna del 25 gennaio 1997

 

Medjugorje
“Voi costruite un futuro senza Dio con le sole vostre forze”

Il futuro di cui parla Maria, è quello che stiamo costruendo con le nostre mani e che ci crollerà addosso, perché è secondo i disegni dell’uomo e non secondo quelli di Dio.

E’ proprio come il mondo fallimentare che Adamo ha iniziato, perché non si è fidato di Dio, o come la torre che gli uomini antichi si erano messi a costruire nella loro ambizione, sfidando il cielo, che poi finì nella Babele.

Per salvare l’umano, Dio ha voluto mettere in noi il divino, ma l’uomo rifiuta il divino per esaltare l’umano e allora va incontro alla rovina.

Così la Madonna vede le cose e ci invita a riflettere seriamente su quello che stiamo facendo, chiedendoci di nuovo la preghiera, unica condizione per poter entrare nell’opera di Dio.

 

State creando un nuovo mondo senza Dio, solamente con le vostre forze.

State creando un nuovo mondo senza Dio, solamente con le vostre forze, mentre Gesù ha detto: Senza di Me non potete fare nulla (Gv15,5). Pensiamo con il nostro progresso di riuscire a eliminare i mali del passato e crediamo di poter relegare, come ferri vecchi, quei principi spirituali e quegli aiuti di grazia, con cui si salvano le persone, le famiglie e le comunità.

Ma senza la grazia di Dio siamo sempre più vuoti, anche se pieni di tutto, “sazi e disperati”, perché non attingiamo alla fonte del bene, che è Dio-Amore. Così siete insoddisfatti e senza gioia perché vedete sfasciarsi tante attese e le vostre stesse
costruzioni.

Cosa vuol dire allora costruire con la forza di Dio? Fare tutto secondo i suoi comandi con la fede in Lui, cioè fare del rapporto con Dio il fondamento della vita, metterci continuamente in ascolto della sua Parola.

Medjugorje

Se non è il Signore che edifica la casa, invano faticano i costruttori.

Anche oggi dalla sua Parola ogni costruzione deve partire, svilupparsi e aver compimento. Se non è il Signore che edifica la casa, invano faticano i costruttori… Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare per un pane di sudore; il Signore ne dà ai suoi amici nel sonno (cf Sal. 126).

Anche nella Chiesa non si costruisce nulla, né anime, né gruppi, né comunità senza la grazia: parola poco usata oggi nel lessico comune. Spendiamo tante energie in problematiche, imprese, programmi graditi all’uomo (Perché spendete il vostro denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia? cf Is 55).

Opere puramente umane, anche se diamo loro un nome cristiano, ma dove non c’è la ricerca dell’amore di Dio, della vita di grazia, dove non si conosce la lotta contro il peccato, ma si accettano senza scrupolo le “esigenze della natura”.

Sono opere che andranno in fumo e non aiuteranno l’uomo a conoscere Dio. Manca quell’agire nella fede che fa compiere miracoli. E così il mondo è defraudato della sua forza vitale e non vede la salvezza.

Medjugorje

Ma questo è il mio tempo, soggiunge Maria

Ma questo è il mio tempo, soggiunge Maria. Ella rivendica il posto che Dio le ha dato in questo tempo e che molti nella Chiesa non le dànno, a differenza del Papa, che ha annunciato i “tempi mariani” (Enciclica Redemptoris Mater, 1.1.87). Nella sua misericordia per gli uomini, Dio affida a una madre il Suo potere, perché lo eserciti da mamma per la loro salvezza. E Lei ci indica la Sua arma, la preghiera, unico mezzo per muovere l’Onnipotente. Con la preghiera Lei ci unisce a Dio e ci può salvare da un futuro fallimentare senza Dio.

Una volta che siamo in sintonia con Dio, sentiamo la fame della sua Parola, perché ci indichi le sue vie e ci insegni i suoi sentieri (sal 24,4). E’ proprio della sua Parola che abbiamo bisogno, per aver certezza e luce nel buio, come di lampada che splende in luogo oscuro (2Pt 1,19). Con la forza della sua Parola, in mezzo alle vane costruzioni dell’uomo, che ci abbagliano, potremo uscire indenni e costruire l’opera di Dio. Allora il nostro cuore traboccherà di gioia e testimonieremo, in un mondo prostrato nella polvere dei suoi idoli, l’amore di Dio, che non lascia la sua creazione. E lo testimonieremo ovunque, anche se da solitari profeti, perché Lei ci ripete ancora: Sono con voi per aiutarvi. Non temete.

d.A.

Fonte: Eco di Maria Regina della Pace, n.ro 132 Marzo-Aprile 1997

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