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Marocchino picchia la moglie per mesi: si era convertita al cristianesimo

Avrebbe picchiato la moglie fino ad aprile scorso (quando lei si è trasferita a casa di un conoscente), poiché la donna si era convertita al cristianesimo e si comportava, a suo dire, con atteggiamenti troppo liberi ed indipendenti.

I carabinieri di Carpi hanno chiuso le indagini nei confronti di un marocchino di 43 anni residente a Soliera, in provincia di Modena. Nei confronti del quale si ipotizza il reato di maltrattamenti in famiglia.

L’uomo, con condotte violente e vessatorie ripetute nel tempo, avrebbe provocato sofferenze fisiche e psichiche alla donna. Nel gennaio scorso, a seguito della richiesta di acquistare un paio di scarpe nuove al figlio, nel corso di un litigio, il 43enne l’avrebbe colpita con un pugno alla schiena.

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Successivamente si sarebbe scagliato anche contro il figlio minorenne, intervenuto in difesa della madre, colpendolo con uno schiaffo al volto.

Quella violenza sulle donne che continua ancora

Poiché la donna – riferisce il quotidiano on line Leggo –  a seguito di questo ultimo episodio, si era appunto trasferita in casa di un conoscente. Il 43enne avrebbe portato avanti sue azioni minacciose anche verso l’uomo, minacciandolo di morte. Madre e figlio ora alloggiano in una struttura protetta.

 

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