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Mamma Natuzza. Quando nacque dissero: ‘Morirà presto, questa bimba è del Signore’

Età adulta



Nel 1944 dunque si sposa con Pasquale Nicolace, un giovane del luogo. Dal giorno del matrimonio in poi le apparizioni si faranno sempre più frequenti, i dolori sempre più forti e i fenomeni soprannaturali sempre più decisi: i defunti infatti parlavano al mondo attraverso di lei. Vedremo più avanti alcuni esempi.
Sempre più forte sarà anche la presenza del suo angelo custode, che lei stessa nel 1997 dichiarerà addirittura essere l’Arcangelo Michele. Natuzza aveva sicuramente una particolare relazione con gli angeli: oltre ad avere la facoltà di vederli riusciva a dialogarci frequentemente (vedere l’articolo “Natuzza Evolo e gli angeli“).
La Evolo descriveva così l’angelo custode:“ha un corpo umano, fulgido e bellissimo, provvisto di ali e capelli biondi lunghi ed inanellati, poichè Dio gli concede d’assumere questo aspetto per essere riconoscibile agli umani. L’angelo ha un vestito aureo o azzuro e bianco. Ha il compito di seguirci per tutta la vita ed aiutarci a vincere le tentazioni per accompagnarci in Paradiso o lasciarci ed essere affidato ad altri in caso di dannazione. L’angelo custode di ciascun sacerdote lo vedo a sinistra e sta a sinistra perchè, essendo i sacerdoti ministri di Dio, vengono considerati superiori agli angeli come ministri, pur essendo come uomini, imperfetti o perfetti, inferiori.”
 
Tristemente a queste visioni angeliche s’aggiungevano anche alcune decisamente sgradevoli. Il Demonio, come è ben risaputo, non sopporta molto facilmente i santi, difatti la disturbava in molteplici maniere: calci, pugni, false visioni del futuro che implicavano la morte del marito e dei figli e così via. 

Eppure, nonostante i grandissimi miracoli e fenomeni naturali di cui era giornalmente testimone, Natuzza continuava la sua vita in assoluta semplicità e nascondimento. Riceveva migliaia di visitatori, curiosi, sacerdoti a qualsiasi ora, non voleva mai scontentare nessuno. Il tutto senza mai perder di vista la propria famiglia: i figli racconteranno in seguito che la madre non faceva mai mancare loro nulla nonostante la grande povertà della famiglia ed i tantissimi impegni.

L’attenzione dei visitatori era soprattutto attirata dalla possibilità di Natuzza di dialogare con i defunti, i più si recavano da lei con la speranza d’avere notizie dei propri cari passati a miglior vita (per un approfondimento vedere l’articolo “Natuzza Evolo: i messaggi dei defunti e dal Cielo“).
 
Come avevamo accennato, i trapassati non si limitavano a lasciarle messaggi: in molte occasioni la mistica cadeva in uno stato di trance lasciando i defunti parlare al posto suo, poiché così era il volere di Dio.
I figli, il marito ed alcuni medici ne furono più volte testimoni, assistendo al deciso cambio di voce, di pronuncia e di lessico a seconda dell’anima che parlava tramite lei (filosofi, contadini, sacerdoti, politici e via discorrendo).
C’è da ricordare che Natuzza era completamente analfabeta e non conosceva molti termini che invece in quei momenti venivano usati magari da personaggi illustri del passato.
Uno tra i tanti esempi riguarda proprio il Sommo Poeta, Dante: dichiarò d’aver dovuto scontare ben 300 anni in Purgatorio per aver giudicato le persone nella Divina Commedia solo in base alle simpatie personali.
O Benedetto Croce (1866 – 1952), filosofo italiano, anima in pena per la grave mancanza di fede che aveva in vita.
Ancora, qualche mese dopo la morte di Indro Montanelli

furono in molti a chiederle la sorte del geniale giornalista: la risposta della Evolo fu “si è salvato, ma servono tante preghiere”, lasciando intendere che era in Purgatorio.
In effetti si venne a sapere successivamente che Montanelli, in punto di morte, decise di ricredersi e trovò la tanto agognata fede, morendo di una morte cristiana.
 
 
Ovviamente la crescente popolarità della mistica fu oggetto di strumentalizzazioni, tra le quali troviamo sicuramente quella di Basilio Roncaccia, fondatore di un movimento anticlericale che chiedeva “il ritrono al cristianesimo delle origini”. La risposta di Natuzza fu ferma e decisa, invitando l’uomo a convertirsi poichè un suo discepolo nel Purgatorio, condannato a tenere la bocca tra le fiamme sino al Giorno del Giudizio (contrappasso per analogia), lo aveva avvertito tramite lei.
 
Dal 1960 in poi i contatti con i defunti si faranno più sporadici, lasciando spazio al fenomeno delle bilocazioni, delle sudorazioni ematiche e le Stimmate.
È nota inoltre l’amicizia instaurata negli anni tra Natuzza Evolo e Padre Pio, spesso assieme per lunghe discussioni. Di fronte alle insistenti richieste della mistica per una benedizione da parte di quest’ultimo, egli era solito rispondere irritato “Per carità, a te non serve, te hai la benedizione diretta da Gesù”.
Non di rado Gesù le assegnava dei messaggi d’ammonimento e di rimporvero per sacerdoti e suore. Questo la metteva grandemente in imbarazzo data la sua natura quieta e pacifica, si sentiva molto triste nel dover richiamare religiosi ad un corretto stile di vita.

Da amorevole madre qual’era, Natuzza spese gran parte del suo tempo impegnandosi per i giovani, e proprio per questo era immensamente devota a Giovanni Paolo II (vedere l’articolo “Natuzza Evolo e i giovani“).
Sino al giorno della sua morte, avvenuta il 1º Novembre 2009, decise di vivere nel nascondimento, cercando di regalare parole di conforto ai visitatori, incoraggiando i più giovani a cambiare vita e cercare Dio, ad assistere gli ammalati ed i bisognosi.
Ancora oggi tantissimi devoti e fedeli si recano in pellegrinaggio a Paravati per chiedere grazie, benedizioni e messaggi dal Cielo. Il cosiddetto “Fenomeno Natuzza”, nonostante le polemiche, ha evidentemente scosso molte anime, anche quelle di noti personaggi dello spettacolo che negli anni la visitarono, e tra questi troviamo Elisabetta Gregoracci, Claudia Koll, Walter Nudo,Gigi D’Alessio, Luisa Corna, Sergio Zavoli e molti altri ancora. Tristemente Satana, non evidentemente contento d’averla disturbata per tutta la vita, anche dopo la morte ha deciso di perseguitarla: di recente diversi gruppi di hacker satanisti hanno preso di mira ripetutamente i siti pro-Natuzza. Tuttavia i vari tentativi di screditare o cancellare la devozione per quella che per tutti è ormai “Mamma Natuzza” sono sicuramente vani, tanto che si registrano crescenti numeri di pellegrini a Paravati.
In data 2 novembre 2014 è stato inoltre avviato il processo di canonizzazione.
Per ricordarla nel pieno della sua forte spiritualità in conclusione vogliamo citare alcuni frammenti del suo testamento spirituale che si conclude con il Magnificat:

Ho sempre avuto fiducia nel Signore e nella Madonna. Da loro ho ricevuto la forza di dare un sorriso ed una parola di conforto a chi soffre, a chi è venuto a trovarmi per posare il proprio fardello che ho presentato sempre alla Madonna, che dispensa grazie a tutti quelli che ne hanno bisogno.
Ho imparato che è necessario pregare con semplicità, umiltà e carità, presentando a Dio le necessità di tutti, vivi e morti. (…) Ho sempre avuto un’attenzione particolare per i giovani, che sono buoni ma sbandati, che hanno bisogno di una guida spirituale. Datevi con amore, gioia, carità ed affetto per amore degli altri.
Operate con opere di misericordia. Quando una persona fa del bene ad un altra deve ringraziare il Signore per la possibilità di fare il bene. 

Se volete accettate queste mie povere parole perchè sono utili per la salvezza della nostra anima. Se non vi sentite, non abbiate timore perchè Gesù e la Madonna vi amano lo stesso. Rinnovo il mio amore per tutti. Vi assicuro che non abbandono nessuno, voglio a tutti bene. Ed anche quando sarò dall’altra parte pregherò per voi. Vi auguro che siate felici come io lo sono con Gesù e la Madonna.



Redazione Papaboys (Fonte www.veniteadme.it)

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