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Madre Speranza – “Ha detto Gesù…”

Cari fratelli e sorelle in preparazione della festa liturgica della Beata Madre Speranza ci sembrava bello vedere insieme a voi questo documentario di Tv2000 “Ha detto Gesù …” Beatificazione di Madre Speranza, di Filippo Di Giacomo con la regia di Cesare Miceli, andato in onda nel 2014 per la beatificazione della “Suora Santa”.

Un documentario che racchiude la bellezza di questa Vita spirituale e del grande Amore che Dio ha per ognuno di noi.

Madre Speranza di Gesù, al secolo María Josefa Alhama Valera (Santomera, 30 settembre 1893 – Collevalenza, 8 febbraio 1983), è stata una religiosa e mistica spagnola, fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle dell’Amore Misericordioso e dei Figli dell’Amore Misericordioso. È venerata come beata dalla Chiesa cattolica.

All’età di dodici anni, come raccontò la stessa Madre Speranza, avvenne un episodio che vedeva protagonista Santa Teresa del Bambino Gesù e che influì in un modo determinante nella sua spiritualità e diede un indirizzo alla sua vita. Questa la esortò ad impegnarsi per diffondere nel mondo la devozione dell’A.M., come anche lei aveva fatto in tutta la sua vita.
Ormai religiosa, probabilmente dalla seconda metà degli anni 20, Madre Speranza collaborò con il Padre Juan Gónzalez Arintero per la devozione all’A.M. che si stava diffondendo nel mondo. Per Madre Speranza questa fu un’esperienza vitale, che segnò e diede l’impronta a tutta la sua esistenza e alla sua missione. Ma anche per lei sarà un graduale cammino, al quale il Signore la spronerà perché diventi sempre più trasparenza del suo amore e della sua misericordia, come ella stessa scrisse nel suo diario il 7 febbraio del 1928. Per mantenere l’anonimato anche Madre Speranza firmò i suoi scritti con lo pseudonimo “Sulamitis”. Per il Padre Arintero e Madre Speranza, creature scelte dal Signore per divulgare la devozione e la dottrina dell’A.M., non si trattò certamente di inventare una dottrina nuova, ma di raccogliere la preziosa eredità di tanti altri che, nel corso dei secoli, furono chiamati dal Signore a preparare, per questi nostri tempi, una particolare rivelazione della misericordia di Dio. Emerge da tutto questo una idea dell’infinito amore di Dio per l’uomo che, nel suo provvidenziale disegno di salvezza, grazie alla generosità di tante creature, nel corso dei secoli, è andato annunciando la manifestazione della sua infinita misericordia.

Beata Madre Speranza

Luogo privilegiato per questo annuncio rimarrà per Madre Speranza e per l’intera Famiglia religiosa il Santuario dell’A.M. di Collevalenza.
Ancora oggi Madre Speranza continua ad essere annuncio per le migliaia di pellegrini che arrivano a Collevalenza da ogni parte. Padre Bartolomeo Sorge sj così sintetizza la nuova “missione” di Madre Speranza e della sua Famiglia Religiosa: “Davanti a quella tomba, non mi stanco di guardare al di là di ciò che rappresenta, perché vedo in essa il simbolo del futuro cammino della Chiesa. Quella tomba sintetizza mirabilmente il legame tra il carisma di Madre Speranza e la storia dei tempi nuovi. Perché? Arrivando a Collevalenza noi ammiriamo questa grande Basilica; è bella, è degna della gloria di Dio, immagine della Chiesa protesa verso il Cielo, una Chiesa dove gli uomini vanno e vengono in gran numero; è accogliente, aperta al mondo, nuova, nella quale tutti si sentono come in famiglia, accolti dai Figli e dalle Ancelle dell’A.M. attraverso un servizio sorridente e delicato. Ammiriamo questo tempio, questo “trionfo” come diceva Madre Speranza, e non ci rendiamo conto di che cosa sta succedendo nella Cripta. “Cripta”, per definizione, si intende il luogo più nascosto, più basso di tutto l’edificio… Nella Cripta, nel luogo più nascosto, due metri di terreno si sollevano, così come il chicco di grano che, gettato a terra, la muove e la solleva. Si guarda il campo sconfinato, grande, senza orizzonte, e non si vede che la terra si solleva un po’. E’ un chicco di grano piccolo, nascosto nella Cripta, nella base della Chiesa di Dio, che rimuove la terra e annuncia la nuova spiga, la Chiesa dei nostri tempi”.

Redazione Papaboys (Fonte video Tv2000/www.collevalenza.it)

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