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L’uomo non separi ciò che Dio unisce

matrim.tnRIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO VENERDI’ – È frutto della divina sapienza, della potenza infinita del creatore e Signore l’ordine che regola l’universo, gli uomini e le cose. Sin dal principio, creando l’uomo a sua immagine e somiglianza, creando l’uomo e la donna, diversi ma complementari, li ha resi capaci di amore e fecondi per la vita. Li ha voluto coinvolgere direttamente nell’opera della creazione e della conservazione della specie.

Una missione dei due che implica l’unione intima e completa di anima e di corpo al punto di diventare Uno Inscindibile per essere in grado non solo di procreare, ma di educare alla fede e alla vita. Sappiamo che tale perfezione è minata da sempre dagli umani egoismi e da tutte le fragilità che accompagnano la vita di coppia. Per questo Gesù ha voluto rafforzare tale unione, già di per se sacra, con la forza del sacramento, la grazia che consente agli sposi di vivere per tutta la vita la reciproca fedeltà. Per questo Gesù può riaffermare il progetto divino e correggere quanto Mosè aveva stabilito per la durezza del loro cuore.

C’è un presupposto indispensabile ed inderogabile, che sia cioè Dio a unire e non altre umane e superficiali valutazioni. S. Paolo spiegava opportunamente ai primi cristiani: “Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna” e altrove aggiunge: “Ciò che viene dalla carne è carne; ciò che viene dallo spirito è spirito”. È opportuno chiedersi quanti matrimoni ai nostri giorni sono celebrati nella fede vera in Dio e in Gesù, garante delle nostre promesse. Una opportuna indagine ci aiuterebbe a capire le cause principali del dilagare delle separazioni, dei divorzi. Dei clamorosi fallimenti dell’amore, amore vinto dall’umana debolezza.

Monaci Benedettini Silvestrini

1 COMMENTO

  1. In paradiso sicuramente Dio ci vuole donare di più di quello che riteniamo il massimo sulla terra perché addolorarsi allora , la nostra mente è piccola nel pensare nei doni del cielo .
    Se pensiamo che anche qui il nostro amore è sempre mescolato a convenienze umane, istinto, sensualità, egoismo Gesù ha detto che saremo come angeli ,”Saranno come angeli”, come ha detto Giovanni Paolo II, non vuol dire che non ci sarà sesso, ma che il sesso sarà completamente sereno, onesto, libero, sano, puro , quindi la diversità uomo-donna resterà, perchè è stata voluta da Dio quando ha creato l’uomo (“maschio e femmina li creò”). Solo che questa sessualità non servirà più alla procreazione, ma sarà dolcissima espressione dell’amore
    In quanto risorti, avremo un corpo, ma non quello che è morto, ma uno incorruttibile, eterno.
    Quindi non è utopia sperare di poter fisicamente riabbracciare un nostro congiunto ma è una certezza, l’amore che oggi proviamo sarà un nulla, proprio così sarà un nulla rispetto a quello che ci aspetta .
    E i coniugi che qui simbolicamente sono una carne sola, lo saranno per davvero anche in spirito. E saranno in Cristo tutto in tutti.
    Quindi il paragone con l’angelo seve solo a questo per comprendere l’importanza dello spiito.
    Inftti solo gli angeli sono puri spiriti , essi soli non hanno sesso.
    Non esistono angeli maschio e angeli femmina.
    E’ solo nella concezione induista e reincarnazionlsta che l’uomo unito a Brahman diventa un puro spirito, perde il sesso (che è cosa schifosa o vergognosa) e diventa Brahman.
    Ma questa, per noi cattolici, è un’eresia!
    Che vertigine d’amore eterno ci attende ma per ora è impensabile comprenderlo !!!..
    Endrio Calderini

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