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Lui e l’aborto: recensione

Father visiting newborn in nurseryRecensione del libro: Lui e l’aborto, di Antonello Vanni. Viaggio nel cuore maschile a confronto con il problema dell’aborto. Il libro in questione è un libro coraggioso. Tratta infatti di un argomento di cui non si può parlare: quello del padre e dell’aborto: è opinione comune, nella mentalità oggi dominante, che l’aborto sia una questione esclusivamente, o prevalentemente, femminile e che perciò il dramma dell’aborto interessi più che altro le donne (basti pensare allo slogan “il corpo e mio e lo gestisco io”) e che l’uomo ne sia, rispetto alla donna, poco toccato (del resto anche l’attuale legge sull’aborto,la 194/78, afferma che l’uomo può essere consultato solo “ove la donna lo consenta”, togliendo quindi al padre ogni possibilità di esprimere la propria voce in difesa della vita concepita).

Ma l’unica a vivere e soffrire il dramma dell’aborto è davvero solo la donna-madre? La nostra cultura, materialistica, e quindi psicologicamente assai rozza, ritiene che, nelle prime fasi della gravidanza, poiché il figlio si trova nel grembo della madre, il padre non abbia praticamente nessun rapporto con lui. Così non è, e mostrare questo fatto, la gravità e le ripercussioni che ha il fatto dell’aborto nella vita degli uomini è proprio il compito di questo libro.
Sono varie le domande a cui l’autore cerca di dare una risposta: come reagisce un uomo alla notizia della gravidanza?
La legge 194 ha un effetto diseducativo sui giovani perpetrando nei maschi il disorientamento verso la vita concepita? Perché l’uomo soffre in caso di aborto del figlio? Qual’è il senso di questa sofferenza? A queste ed altre domande “Lui e l’aborto”, il primo libro uscito in Italia sulla figura paterna e l’aborto, cerca di dare risposta.”

Fabrizio Sanna  http://www.giovaniprolife.org

 

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