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Lorenzo Belluscio, il broker cantante che agli affari preferisce il Signore

Laurea di Economia in tasca, il giovane ha capito che la sua strada è cantare l’amore di Dio. E in questa avventura ha coinvolto la fidanzata Alessia.

Lorenzo Belluscio

La sua è una dichiarazione d’amore che attraversa il pentagramma, si nutre di note e si manifesta con una testimonianza sincera. Un cuore giovane e pulsante di sentimento che ha scelto di dedicare il suo Grazie di esistere a un legame speciale. «In genere queste parole sono sempre rivolte al proprio ragazzo o alla propria ragazza, io ho voluto dedicarle a Dio», spiega Lorenzo Belluscio, un giovane di Vicenza che ha fatto fruttare il suo talento canoro per lanciare un messaggio di pace, di vita, di fratellanza e rispetto. Ventitré anni, broker assicurativo con in tasca una laurea in Economia, Lorenzo, che ha ricevuto fin da piccolo insegnamenti di fede, dà l’avvio al suo percorso musicale da adolescente spronato dal papà e, con il passare del tempo, riesce a realizzare un primo cd con il supporto di Alessandro Napoletano, autore di testi per Andrea Bocelli.

«Dopo un anno di prove è venuto fuori un bel lavoro però io non ero soddisfatto, c’era qualcosa dentro di me che non mi rendeva felice. Non mi riconoscevo in quella musica, costruita per fare soldi e diventare famosi. Non volevo diventare un burattino né scrivere canzonette commerciali. Ho deciso quindi di mettermi alla ricerca della mia musica. La ricerca non è stata facile», ricorda Lorenzo.

Poi ecco che puntuale arriva la scintilla di un’ispirazione sotto forma di un telefono che squilla, una voce che chiede aiuto e invita a partecipare a un progetto di solidarietà, quella immane sofferenza in attesa, forse, del suo entusiasmo giovanile e di quel fuoco interiore pronto a esplodere come illuminazione dello Spirito Santo. «Ho ricevuto la chiamata di un primario dell’Usl di Vicenza che mi invitava a organizzare qualcosa per raccogliere fondi in favore di malati terminali di distrofia muscolare: l’obiettivo era riuscire a fornire a queste persone preziosi strumenti salvavita, sostenendo i costi che l’azienda sanitaria non poteva coprire», racconta il giovane.

Da qui l’idea di realizzare un cd di Natale, Christmas, e devolvere il ricavato della vendita a queste persone. «In una settimana il cd era pronto e il risultato finale è stato sorprendente, ben oltre le nostre aspettative. Quell’episodio è stato per me come una rivelazione, finalmente avevo trovato la mia musica, una musica che ha un senso, che trasmette qualcosa di positivo», dice ancora Lorenzo, determinato a continuare a percorrere la strada della ricerca interiore.

Così nel 2013 arriva l’album Grazie di esistere, sette brani inediti che oscillano tra musica leggera e rock, sul filo conduttore dei valori cristiani. Nel suo dialogo con Dio, Lorenzo capisce che il veicolo capace di rendere la sua musica un potente strumento di diffusione di messaggi positivi è la fede. «Lì ho capito la missione di cui volevo rendermi protagonista, diventare un cantante di ispirazione cristiana e cantare l’amore di Dio per noi, far capire alla gente che non siamo mai soli, che il Signore cammina con noi ed è pronto a prenderci in braccio nei momenti di difficoltà. I miei testi invitano a fidarsi di Dio sempre, a pregare, a parlare con lui come si fa con un amico», dice Lorenzo, che ha donato un suo brano alle suore dell’Istituto Farina di Vicenza in occasione della canonizzazione di Giovanni Antonio Farina. Il motore del mondo è diventato l’inno giovani di quella giornata di spiritualità.

Lorenzo Belluscio

La storia musicale e di fede di Lorenzo si intreccia poi con quella sentimentale. Nella sua vita fa infatti capolino Alessia ed ecco che Dio gli affida una nuova difficile missione. «In quello stesso periodo ho conosciuto Alessia, che è poi diventata la mia ragazza. Quando abbiamo deciso di fidanzarci Alessia era totalmente indifferente nei confronti di Dio. Insieme però abbiamo deciso di intraprendere comunque un cammino che nel giro di pochi mesi ha portato grandi frutti. Non è stato facile; tante volte le parlavo di Gesù e credevo che le mie parole rimbalzassero contro un muro. Una sera, però, lei mi ha chiesto come capire se Dio esistesse oppure no, io le ho detto di pregare. Quella sera Alessia ha pregato e da lì è cambiato tutto».

Nel novembre dello scorso anno i due hanno deciso di donare alle persone e soprattutto ai ragazzi questa storia e questa testimonianza di conversione. «Abbiamo visitato tante scuole e parrocchie del Vicentino», dicono sorridenti. «Il titolo di questi nostri incontri, con musica e testimonianza, si rifà al versetto del Vangelo che parla dell’incontro di Emmaus, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Abbiamo scelto questa frase perché secondo noi racchiude al meglio il tema centrale della testimonianza: Gesù è con noi sempre, anche quando non lo vogliamo nella nostra vita».

Redazione Papaboys (Fonte www.credere.it/Flavia Squarcio)


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