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Leggi questi pensieri di San Francesco di Sales, accenderanno il tuo cuore!

22400ABSan Francesco di Sales, considerato come il padre della spiritualità moderna, ha avuto il merito di influenzare le maggiori figure non solo del “grand siècle” francese, ma anche di tutto il Seicento europeo, riuscendo a convertire al cattolicesimo persino alcuni esponenti del calvinismo.

Nato nel castello di Thorens nel 1567, in Savoia (Francia), da una famiglia di antica nobiltà, Francois ricevette un’accurata educazione, coronata dagli studi universitari di giurisprudenza a Parigi e a Padova. Ma proprio nel corso della sua frequentazione accademica divennero preminenti i suoi interessi teologici, fino alla scelta della vocazione sacerdotale.

Abbiamo raccolto alcune delle sue frasi più celebri! 

La cordialità non è altro che l’essenza della vera e sincera amicizia. VI, 54
È l’amore che dà il valore e il prezzo a tutte le nostre azioni. VI,429
Non c’è segreto che non passi segretamente dall’uno all’altro. VI, 230
Il coltivatore non sarà mai rimproverato se non ha ben coltivato e seminato le sue terre. V,130
Non si potrà mai fare così bene che non sia meglio fare di più. XII,24
Pensiamo solo a fare bene oggi; e quando il giorno di domani sarà venuto, si chiamerà anch’esso oggi, e allora ci penseremo. XII,206
Si ha un bel dire, ma il cuore parla al cuore, e la lingua non parla che agli orecchi. XII,321
Non c’è nulla di impossibile all’amore. XII,324
Basta amare bene per dir bene. XII,324
Cominciate presto a fare ciò che bisogna fare sempre. XII,325
I grandi progetti non si realizzano che a forza di pazienza e di perseveranza. XII,339
Bisogna fare tutto per amore e nulla per forza. XII,359
Non c’è nessuna vocazione che non abbia le sue noie, le sue amarezze, i suoi disgusti. XII,348
Facciamo tre cose e avremo la pace: abbiamo una intenzione ben pura, facciamo il poco che possiamo e lasciamo a Dio la cura di tutto il resto. XIII,29
Dio non è così terribile verso coloro che ama: si accontenta di poco, perché sa bene che non abbiamo molto. XIII,29
Bisogna in tutto e dovunque vivere in pace. XIII,30
Lasciate correre il vento, non pensate che il frifillio delle foglie sia il clichettio delle armi. XIII,88

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Non dobbiamo fermarci al bene quando possiamo giungere al meglio. XIII,102
Bisogna aver pazienza con tutti, e innanzitutto con se stessi. XIII,149

Bisogna talvolta indietreggiare per saltare meglio. XIII,227
Andiamo sempre avanti: per lentamente che avanziamo faremo molta strada. XIII,202
Le donne – e gli uomini pure qualche volta – fanno troppe riflessioni sui loro mali. XIII,210
La paura è un male più grande del male. XIII,211
Non seminate i vostri desideri nel giardino altrui, coltivate solo bene il vostro. XIII,291
Non desiderate non essere ciò che siete, ma desiderate essere molto bene ciò che siete. XIII,291
Bisogna sopportare gli altri, ma bisogna prima sopportare se stessi. XIV,2
Non c’è nessun elemento al mondo per scadente che sia, che non sia utile a qualche cosa, ma bisogna trovare il suo uso e il suo posto. XIV,9
Fai ciò che fai e meglio che non lo fai. XIV,66
Bisogna sbrigarsi senza agitarsi, aver cura senza inquietudine. XIV,78
Nulla doma tanto l’elefante che l’agnello, e niente spezza tanto il furore del cannone che la lana. XIV,105
Fate perfettamente quel che farete ma quando sarà fatto non pensateci più, pensate piuttosto a ciò che è da fare. XIV,120
Ci sono parecchi che aspettando non aspettano, ma si turbano e si inquietano. XIV,178
È un felice incontro quello di due spiriti che non si amano che per meglio amare Dio. XIV,281
La perseveranza vincerà tutto. XIV,283
Continuiamo soltanto a ben coltivare, poiché non c’è terra così ingrata che l’amore del coltivatore non fecondi. XV,28
Per la carità non v’è pena che non sia bene amata. XV,40
L’amore non dimora che nella pace. XV,302
I giovani divorano tutte le difficoltà da lontano e sfuggono a tutte le difficoltà da vicino. XV,44
Benchè i miei amici muoiano, la mia amicizia non muore affatto. XV,94
Non c’è peggior modo di dire male che di dire troppo. XV,114
Ecco il più alto punto della virtù: correggere l’immoderazione moderatamente. XV,114
Nulla basta a colui al quale ciò che basta non basta. XV,298
Che la vostra primavera fiorita si converta in un autunno fruttuoso. XVI,17
Non è mai finito: bisogna sempre ricominciare, e ricominciare di buon cuore. XVI,312
Non bisogna divertirsi a discorrere quando bisogna correre, né a conversare sulle difficoltà quando bisogna snodarle. XVII,72
Il tempo lo si impiega più utilmente quando lo si impiega tranquillamente. XVII,369
Andate sempre di bene in meglio sulla strada nella quale siete. XVII,372
Tenete il vostro cuore mite e buono verso il prossimo. XVII,377
Bisogna aver pazienza di essere della natura umana e non dell’angelica. XVIII,172
I rosai producono prima le spine, poi le rose. XVIII,213
Coloro che hanno una sola volontà e un sol cuore, sono inseparabili. XVIII,228
Non c’è nessuna persona al mondo, per saggia e giusta che sia, alla quale non si trovi qualche cosa da censurare. XVIII,408
È fare in parte quel che si deve quando si fa quel che si può. XIX,270
Cercate di fare bene oggi senza pensare al giorno seguente, poi, il giorno seguente, cercate di fare lostesso. XIX,301
Abbiate pazienza di camminare a passettini finchè non abbiate gambe per correre, o piuttosto ali per volare. XIX,332
Il mondo chiama sovente bene quel che è male, e ancora più sovente male quel che è bene. XIX,357
C’è differenza tra dire il proprio male e lamentarsene. XIX,361
Che cosa è meglio del nostro giardino: che ci siano delle spine per aver delle rose, oppure che non ci siano affatto rose per non aver spine? XIX,201
Oh, che la pace è una santa merce che merita di essere acquistata molto cara! XX,115
Le risposte più corte sono di solito le migliori. XX,330
Bisogna combattere il male col bene, l’asprezza con la dolcezza. XX,363
Parlate poco e mite, poco e buono, poco e semplice, poco e amabile. XXI,57
Nulla è così costante sotto il cielo che non si pieghi, nulla così puro che non s’impolveri. XXI,67
Bisogna dir molto…tacendo. XXI,169
La scienza ci disonora quando ci gonfia e degenera in pedanteria. III,143
Chi vuol aver reputazione verso tutti, la perde verso tutti. III,157
Mai lavoro fatto con impeto e fretta fu ben fatto: bisogna sbrigarsi tranquillamente. III,170
Noi facciamo sempre abbastanza quando facciamo bene. III,170
Chi ha guadagnato il cuore dell’uomo, ha guadagnato tutto l’uomo. III,217
Se una azione potesse avere cento volti, bisognerebbe guardarla in quello che è il più bello. III,236
Bisogna dire risolutamente e schiettamente male al male e biasimare le cose biasimevoli. III,242
Il male è mezzo guarito quando se ne è scoperta la causa. III,327
A che serve costruire castelli in Spagna, visto che bisogna abitare in Francia? XIII,291



N.B. I riferimenti rinviano al volume e alla pagina delle opere complete di San Francesco di Sales, a cura del monastero della visitazione di Annecy.

Fonte: Donboscoland

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