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Le parole di Francesco, il linguaggio della testimonianza

Le parole di FrancescoPoco più di un’ora di documentario, venti “parole chiave” che attraversano immagini e interviste, musica e filmati, per raccontare il linguaggio di Papa Francesco in alcuni momenti più significativi del suo pontificato.

Il filmato, a cura del regista Davide De Michelis, è stato realizzato dal Consiglio regionale del Piemonte e dal Corecom, Comitato regionale per le comunicazioni del Piemonte, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

“Negli interventi del Papa – sottolinea Bruno Geraci, presidente Corecom Piemonte – ritroviamo parole a cui non siamo più abituati: misericordia, tenerezza, consolazione, compassione, pietà…Solo così chi crede, e anche chi non crede, può ritrovare il senso profondo dell’esistenza”.

Parole come messaggi di speranza, parole che ritrovano un significato perchè prima di tutto vissute, parole sempre attuali anche quando sembrano cadute nell’oblio. Si snodano così, lungo il percorso tracciato dalle immagini del filmato, le parole che Papa Francesco ha buttato come seme buono nel campo non sempre ospitale dell’umanità di oggi.

Gioia e sofferenza, dialogo e pace, famiglia e lavoro. Ma anche indifferenza, guerre e mafie, muri e fondamentalismi, cibo ed ecologia. E poi ancora: tenerezza, povertà, incontro, missioni, condivisione, giovani.

Il regista Davide De Michelis ha visionato ore e ore di filmati da cui estrarre i passaggi più significativi: “Più delle parole – commenta – mi hanno colpito i silenzi di Francesco, le pause, gli interventi improvvisati e non previsti. Un uomo che sa guardare dentro se stesso e lì trova il messaggio forte, quello che arriva anche a chi non è vicino e non crede”.

“Effetto risonanza” lo ha definito il prof. Ezio Risatti, preside della Facoltà di Psicologia del Rebaudengo e psicoterapeuta. “Quello che Papa Francesco dice – aggiunge Risatti – è dentro di lui, è il linguaggio della sua testimonianza di vita. Un linguaggio che dà fastidio perchè ci interpella, ci costringe a riflettere e chiede di cambiare qualcosa dentro di noi”.

Il documentario termina con le belle immagini che riportano alle radici dell’origine piemontese del Papa venuto dalla “fin del mundo”. Le immagini serene delle colline astigiane e quelle segnate dal contrasto del bianco-nero degli emigranti piemontesi in Argentina, tra cui i nonni e i genitori di Papa Francesco.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Sindone.org

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