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Lavoro minorile. Unicef: Attenzione particolare al Bangladesh

2013_09_10_calPS_550In occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, che si celebra domani e sarà dedicata al tema della protezione sociale, “l’Unicef Italia vuole porre l’attenzione sul Bangladesh, uno dei paesi più poveri al mondo, in cui 26 milioni di bambini vivono sotto la soglia di povertà, il 66% delle donne (tra i 20 e i 24 anni) si è sposata prima di aver compiuto 18 anni e solo il 37% dei bambini viene registrato alla nascita”.

Lo ricorda il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera, che snocciola ulteriori dati: “Sono circa 4,5 milioni i bambini sfruttati in settori ad alto rischio quali l’edilizia, le riparazioni meccaniche ed elettriche, le fabbriche di tabacco fino allo sfruttamento nella raccolta dei rifiuti, nella guida dei risciò. Tutte queste attività comportano devastanti conseguenze in termini di salute e sopravvivenza”.

Con il progetto “Scuola e protezione per i bambini di strada”, l’Unicef Italia dal 2010 sostiene in Bangladesh interventi d’assistenza ai bambini di strada o sfruttati nel lavoro minorile o comunque a rischio. Tra il 2010 e i 2012, l’Unicef Italia ha trasferito 2.365.312 euro per il progetto. Nel corso del 2012, oltre 9.000 bambini vulnerabili hanno beneficiato del progetto, frequentando corsi di recupero scolastico o ricevendo assistenza sanitaria e psicosociale.

Dal 2012, attraverso il nuovo progetto “Proteggere i bambini lavoratori e di strada” il sostegno dell’Unicef Italia si è ulteriormente esteso per migliorare l’accesso a servizi di protezione sociale delle famiglie più povere e vulnerabili, al fine di ridurre abusi, violenze e sfruttamento a danno di donne e bambini, siano essi di strada, vittime delle peggiori forme di lavoro minorile o colpiti da emergenze cicliche causate da cicloni e alluvioni periodici: tra il 2013 e i primi mesi del 2014, grazie ai donatori italiani ulteriori 1.150.284 euro sono stati trasferiti dall’Unicef Italia per la protezione dei bambini a rischio in Bangladesh. Ma questo non è l’unico Paese che non rispetta i bambini: sono 168 milioni i bambini lavoratori nel mondo; di questi 85 milioni di età compresa tra i 5 e i 17 anni svolgono lavori pericolosi che hanno conseguenze sulla loro salute, la loro sicurezza e il loro sviluppo (dati ILO – 2012). In termini assoluti, la regione Asia-Pacifico ha registrato (nel 2012) il maggior numero di bambini lavoratori di età compresa tra 5-17 anni (77,7 milioni), rispetto ai 59 milioni dell’Africa Subsahariana e ai 12,5 milioni dell’America Latina e Caraibi. L‘Africa subsahariana ha la più alta incidenza di lavoro minorile, con un bambino lavoratore su cinque. Di Redazione Papaboys fonte: Agensir

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