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‘La terra è dono di Dio da rispettare, difendere e custodire’

Mons. Ceccobelli (Gubbio) – Siamo “pellegrini”, cioè “uomini in cammino sulla terra, riconosciuta come un dono di Dio e per questo da rispettare, difendere e custodire”. Lo ha affermato ieri il vescovo di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli, presiedendo nella chiesa di san Francesco la celebrazione eucaristica per la 12ª Giornata nazionale per la Custodia del creato, trasmessa anche da Rai Uno.

Tra i concelebranti anche da mons. Fabiano Longoni e mons. Mario Lusek, rispettivamente direttori nazionali dell’Ufficio per i problemi sociali e del lavoro e dell’Ufficio tempo libero, turismo, sport e pellegrinaggi della Cei. Nell’occasione si è conclusa anche la 9ª edizione del pellegrinaggio francescano, dal santuario della Spogliazione di Assisi a Gubbio. Nell’omelia, mons. Ceccobelli ha riflettuto sul significato di essere “pellegrini”. Ripercorrendo la vicenda di san Francesco, il vescovo ha sottolineato “essere pellegrini” significa essere “uomini, che liberi dalle passioni umane, sono alla ricerca dell’amore del Padre”. E, commentando la pagina evangelica, mons. Ceccobelli ha aggiunto che “essere pellegrini” significa essere “credenti alla ricerca della vera identità di Dio”. “Nella nostra difficoltà a comprenderla – ha osservato – noi spesso deformiamo la sua immagine, ci rifiutiamo di lasciare che Dio sia Dio.






Il nostro Dio è troppo piccolo, troppo fragile e troppo limitato, mentre il Dio di Gesù Cristo è troppo bello per essere vero”. “Cerchiamo di essere pellegrini che riconoscono la terra come dono, che la vivono alla ricerca dell’amore di Dio, come fece Francesco, per giungere alla contemplazione del vero volto divino”, ha concluso.




Fonte agensir.it

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