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La telefonata di Papa Francesco all’Uomo del Presepe: ‘E’ davvero bello!’

184503895-4fab715a-b835-459f-987d-5667dbadfb7bRenzo Centimerio (nella foto) ottantenne di Samarate, realizza da 15 anni nel cortile della sua abitazione un presepe di 75 metri quadrati e con circa cinquemila statuine disposte su vari livelli

La telefonata che Renzo Centimerio, ottantenne di Samarate (in provincia di Varese), ricorderà per tutta la vita è arrivata intorno alle 16.30. “Ero in casa da solo, perché mia moglie era uscita e avevo da poco accompagnato alla porta un amico di famiglia passato a trovarmi, quando è suonato il cellulare – racconta il pensionato – Una voce maschile mi ha detto: ‘Buongiorno. Qui è il Vaticano, rimanga in linea’. Qualche istante dopo, ho sentito un’altra voce: ‘Ciao’. E dopo un attimo di pausa: ‘Sono papa Francesco’. È impossibile descrivere a parole l’emozione che ho provato in quel momento”. Papa Bergoglio ha voluto chiamarlo personalmente per complimentarsi con lui: da 15 anni Centimerio realizza nel cortile di casa sua in via Mascagni a Cascina Elisa (frazione di Samarate) un presepe che copre una superficie di 75 metri quadrati e conta circa cinquemila statuine disposte su vari livelli.

“Il Papa mi ha chiesto di dirgli il mio nome e io ho recitato tutti i miei dati, compreso l’indirizzo. A quel punto ha riso e mi ha detto ‘Bene, sei proprio tu’. Poi mi ha chiesto di spiegargli nel dettaglio come realizzo il presepe – continua – Gli ho raccontato che ogni anno impiego circa otto mesi a prepararlo e due a smontare il tutto. Quest’anno però non ho fatto tutto da solo. Mi hanno aiutato un muratore, Ilario Fracasso, e due elettricisti, Graziano e Mirko Dal Sacco”.

Anno dopo anno, l’opera di Centimerio richiama a Samarate migliaia di visitatori e le loro offerte vengono devolute in beneficenza: “Papa Francesco mi ha detto di continuare a realizzare il presepe e mi ha chiesto se avessi ricevuto la sua lettera di ringraziamento, che in effetti era arrivata proprio quel mattino. Non avrebbe potuto farmi un regalo più bello in risposta alla gigantografia del presepe incorniciata che gli avevo mandato. Poi mi ha impartito la benedizione, mi ha salutato e ha riattaccato. Il tutto è durato meno di dieci minuti, ma sono ancora incredulo se ci ripenso”.

di Lucia Landoni per Milano.Repubblica

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