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La storia incredibile di Lynlee, la bimba nata due volte

Quando Lynlee Hope Boemer crescerà potrà chiedere ai suoi genitori di festeggiare un doppio compleanno: il primo per ricordare la volta che è venuta al mondo per essere salvata, la seconda per commemorare la straordinaria forza della vita che riesce a sconfiggere ogni pronostico. Perché Lynlee è, a tutti gli effetti, la bimba che nacque due volte. Non si tratta di un eufemismo, ma di un vero miracolo della chirurgia fetale e di un team di medici del Children’s Hospital in Texas che hanno estratto la bimba dal grembo materno per operarla a causa di un grave tumore e l’hanno ricollocata nell’utero della madre affinché potesse crescere fino al giorno della sua seconda nascita.

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Il calvario della famiglia Boemer, di Plano, in Texas, è iniziato durante un normale controllo di routine. Margaret, la mamma, era andata dal ginecologo per vedere se la sua bambina cresceva ed era in salute, ma durante quell’incontro il medico si è accorto che qualcosa non andava. «L’ecografia rivelava che c’era un problema molto grave – ha raccontato la donna – La nostra bambina aveva un teratoma sacrococcigeo: non avevamo idea di che cosa stessero parlando e a cosa potesse portare tutto questo. Eravamo sconvolti e sotto choc». Questa forma di tumore non è rara nei bambini: ne viene colpito uno ogni 35mila. Generalmente si attende la nascita del neonato per sottoporlo a un intervento chirurgico, ma nel caso di Lynlee era impossibile. Con il passare del tempo il tumore diventava sempre più grande e rischiava di creare un blocco del circolo sanguigno. Bisogna agire nel minor tempo possibile. «Il cuore – ha detto Darrel Cass, co-direttore del Children’s hospital – rischiava di essere schiacciato dalle dimensioni del tumore. Poteva fermarsi in qualsiasi momento». A quel punto la famiglia è stata messa davanti a una scelta: potevano decidere di abortire o tentare il tutto per tutto con un delicato intervento. «Quello doveva essere un parto gemellare e avevo perso il primo bambino nelle primissime settimane – ha raccontato Margaret – Non avrei mai abortito e abbiamo optato per la vita. Per noi è stata una decisione facile: lei doveva nascere».

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Dopo 23 settimane e 5 giorni di gravidanza, il team di medici guidato da Cass ha eseguito un operazione ad alto rischio: quando ormai il tumore era grande quasi più della bambina, Lynlee è stata estratta dal grembo materno e l’equipe di dottori lo ha rimosso. «L’intervento è durato cinque ore, ma la piccola è rimasta all’esterno solo per 20 minuti – ha raccontato Cass – Quando abbiamo eseguito l’incisione, gran parte del liquido amniotico è uscito dall’utero. La piccola era sospesa in aria e il battito cardiaco si è praticamente fermato». Dopo aver rimosso il tumore, i medici hanno riposizionato la bimba nell’utero della madre e hanno ricucito. «È stato una specie di miracolo – ha continuato Cass – siamo stati in grado di aprire l’utero, effettuare l’operazione e riposizionare la bimba dov’era per farla continuare a crescere».

Dopo l’intervento Margaret è rimasta a letto per 12 settimane fino a quando, alla 36esima settimana, Lynlee è venuta al mondo per la seconda volta il 6 giugno scorso. Ma la sua lotta per rimanere in vita non era ancora conclusa: ad appena 8 giorni la piccola ha dovuto subire un secondo intervento per rimuovere i frammenti di tumore che i medici non erano riusciti ad asportare durante la prima operazione. Lynlee è rimasta per alcune settimane in terapia intensiva, ma alla fine mamma Margaret è riuscita a portarla a casa dai suoi fratellini. Adesso cresce ed è in salute: la bimba nata due volte e la sua voglia di vivere hanno abbattuto ogni pronostico.

La fotogallery di questo lieto evento! 

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di Federica Macagnone per Il Messaggero

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