Pubblicità
HomeNewsCorpus et SalusLa storia di Carolina Sacchi guarita dalla Vergine Maria a Loreto

La storia di Carolina Sacchi guarita dalla Vergine Maria a Loreto

La storia di Carolina Sacchi guarita dalla Vergine Maria a Loreto…

Beata Vergine Maria di Loreto

Carolina Sacchi di Milano così descrive la sua malattia: «Cominciai a soffrire a 7 anni. Malaticcia arrivai all’età di sedici anni, quando fui colpita da pleurite secca bilaterale da cui non guarii mai bene. Ebbi cinque interventi chirurgici: allo stomaco, per appendicite, per briglie all’addome e da ultimo fui operata per peritonite tubercolare.

Bruno miracolosamente guarito in pellegrinaggio a Loreto. W Maria!

Ma il male non ebbe che brevi soste. Non mi perdetti mai d’animo. Avevo una devozione particolare alla Vergine, specialmente da quando, giovanissima, perdetti ambedue i genitori. Nel 1932 andai a Lourdes dove ebbi molti conforti spirituali e qualche beneficio fisico: dopo il bagno mi trovai completamente raddrizzata. L’anno successivo ritornai a Lourdes e nella preghiera sentii una voce che mi diceva:Lina, se vuoi guarire devi venire in barella e sola“:

Ero convinta che chi mi parlava così era la Vergine. Manifestai perciò in famiglia il desiderio di essere portata in un santuario della Madonna. Fu scelta la Santa Casa di Loreto. Il 18 settembre 1936 partii con il treno ammalati lombardo, questa volta “in barella e sola”.

Santa casa

Il male non aveva mai cessato di tormentarmi. Unico conforto la mia continua preghiera. Partecipo alla Santa Messa in Basilica, poi attendo il mio turno per entrare nella Santa Casa. Entrata, dico subito alla Madonna: “Eccomi come mi hai voluta Tu, nella barella!”. In quell’istante stesso un brivido fortissimo mi scuote tutta e mi trovo seduta nella barella. Compresi subito allora che un grande cambiamento era avvenuto in me e che la Madonna mi aveva guarita. Tutto il mio soffrire era scomparso». L’Ufficio Medico di Loreto non fece altro che confermare la guarigione perfetta, la quale rimase stabile negli anni. Fonte digilander.libero.it/rexur

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome