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La settimana del Padre Nostro – Padre Nostro che sei nei Cieli

Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: padre, sia  santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione». (Lc 11,1-4).

Padre nostro che sei nei cieli 

Nell’Antico Testamento Dio è Signore, Creatore Onnipotente, Provvidenza, Benedizione; è anche il Padre che solleva Israele come un bimbo alla guancia e lo ama più che una madre. Tuttavia tra Dio e l’uomo c’è sempre come un abisso; Dio è la Trascendenza inavvicinabile, avvolta dai cieli e da essi quasi nascosta. Nel Nuovo testamento è in Cristo Gesù che la paternità di Dio si coglie in tutto il suo splendore; la sua profondità si manifesta nel dono che Egli fa al mondo di suo Figlio, dono che ne domanda e ne esige la crocifissione per amore dell’uomo. Spesso noi pensiamo a Gesù e alla Madre sua avvolti dal dolore, dalla sofferenza per amore nostro; difficilmente pensiamo al Padre di Gesù, che è all’origine del sacrificio della croce; che ha voluto tutto
questo e lo ha chiesto per riconciliarci a sé, costituendo il suo proprio Figlio vittima di espiazione per il mondo intero. Il Padre nostro è colui che per salvare tutti noi, peccatori, ha consegnato alla morte l’unico suo Figlio generato da Lui prima di tutti i secoli. Al Figlio suo unigenito, a Colui che è nel suo seno, che vive con Lui nell’eternità, ha domandato l’incarnazione, la crocifissione, il tormento della morte e tutto questo per amore nostro, perché noi nascessimo come suoi figli, fossimo accolti nella sua casa per vivere della sua unica paternità fedele e misericordiosa. È in questo dono che noi possiamo comprendere la profondità del suo amore, della sua misericordia, della sua fedeltà, manifestati lungo il corso della storia della salvezza, attuati oggi attraverso la Chiesa. La paternità di Dio è dono di se stesso nel Figlio per la redenzione. Gesù è venuto perché ogni uomo sia riconsegnato al Padre, viva come suo figlio; Egli ha affidato la sua missione alla Chiesa perché vada per il mondo, annunzi il grande mistero del Padre, dia la propria vita, come Cristo, perché quanti sono lontani, attraverso la manifestazione del suo amore, sappiano quanto il Padre ha dato e quanto è disposto a dare per loro.​






Dopo la Croce, Dio si manifesta attraverso i suoi figli, sono loro la via della conoscenza di Dio e questa via deve compiersi sull’unico modello che è Cristo Gesù: attraverso il dono, fino alla sua totale consumazione, fino al martirio, nell’abbassamento e nell’umiltà che solo il vero amore conosce. Il Padre invisibile si è reso visibile nei figli visibili.

Preghiera
Vergine Madre anche Tu, sacrificando il tuo amore materno, hai offerto Gesù per la salvezza del genere umano. A noi che siamo chiamati ad essere manifestazione del volto del Padre, a rivelare la sua volontà di dono di salvezza, ottieni un cuore puro, una mente libera, sentimenti santi, profondi, perché anche noi possiamo vivere in pienezza il mistero
del suo amore. Il nostro dono, per la tua intercessione, diventi proclamazione ed attestazione del Padre nostro che è nei cieli. Amen.




Di don Francesco Cristoforo – www.facebook.com/DonFrancescoEsserePrete

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