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La pace che il mondo attende per il Medio Oriente: Papa Francesco ci prova!

unnamed - CopiaCITTA’ DEL VATICANO – L’evento è storico, sia per la portata spirituale, sia per quella socio-politica. Lo sforzo di mettere intorno ad una preghiera di invocazione al Dio di tutte le religioni i leader di Israele e Palestina è uno dei primi frutti del viaggio di Papa Francesco in Terra santa, senza considerare la straordinaria presenza del Patriarca Bartolomeo.

Non sarà un pomeriggio a risolvere una questione complicata, ma la strada è sicuramente la migliore: pregare. E mi tornano in mente le migliaia città che in questi anni hanno pregato contemporaneamente (l’ultima domenica di gennaio) per la pace in Terra Santa – Adorazione Eucaristica per 24 ore e Chiese aperte. La prossima giornata, la VII sarà il 25 gennaio 2015. Ormai il cammino della pace è sulla strada dell’unica via di pace: il Dio della pace.

I presidenti Shimon Perese e Mahmoud Abbas arriveranno in Vaticano intorno alle 18 e il Papa li riceverà all’ingresso di Casa Santa Marta e s’intratterrà con loro per un breve colloquio nella hall, prima con l’uno e poi con l’altro. Alle 18.45 si unirà a loro il Patriarca ecumenico Bartolomeo. La celebrazione di preghiera avrà luogo nei Giardini Vaticani, con inizio previsto alle ore 19. Ebrei, cristiani, musulmani, insieme, alterneranno preghiere a brevi momenti musicali. Al termine di ogni momento, una meditazione che sarà – rispettivamente – ebraica, cristiana e musulmana. Nell’ultimo momento, il Papa interverrà con la sua invocazione della pace e inviterà i due presidenti a fare altrettanto. Alla fine, ci sarà un gesto di pace, con la partecipazione di Bartolomeo. Infine il Papa accompagnerà il Patriarca e i due presidenti a piantare un ulivo. Dopo il saluto delle delegazioni, i protagonisti dell’incontro si sposteranno alla Casina Pio IV per un incontro privato.

“Siamo convenuti in questo luogo, israeliani e palestinesi, ebrei, cristiani e musulmani, per offrire la nostra preghiera per la pace, per la Terra Santa e per tutti i suoi abitanti”. Comincerà con questo annuncio l’“Invocazione per la pace” in Terra Santa, da parte degli esponenti delle tre religioni – ebraica, cristiana, musulmana – che si susseguiranno in ordine cronologico, nel momento di preghiera nei Giardini Vaticani domenica alle 19. “Con Papa Francesco, che ha fortemente voluto questo momento – si legge nell’introduzione, diffusa oggi dalla sala stampa vaticana insieme a tutti gli altri testi – il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli e tutti i presenti, il presidente Shimon Peres e il presidente Mahmoud Abbas si uniranno a noi in preghiera, esprimendo il desiderio che i loro rispettivi popoli affidino a Dio la comune ed ardente aspirazione alla pace”. L’incontro si svolgerà in tre tempi, a cui seguirà una conclusione, ed ogni tempo sarà suddiviso in tre parti: la prima sarà “un’espressione di lode a Dio”, la seconda una richiesta di perdono “per tutte le volte in cui abbiamo mancato di comportarci come fratelli e sorelle e per i nostri peccati contro Dio e contro il nostro prossimo” e la terza “un’invocazione a Dio affinché ci conceda il dono della pace in Terra Santa e ci renda capaci di essere costruttori di pace”. di Daniele Venturi (fonte Agenzia Sir)

La copertina grafica è stata realizzata da Alessandro Ginotta, responsabile dell’Ufficio Stampa dei Papaboys

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PUOI SEGUIRE QUI LA DIRETTA DELLA PREGHIERA DALLE ORE 18 DI QUESTA DOMENICA 8 GIUGNO 2014

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