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La meditazione del giorno di S. Antonio da Padova 26 febbraio 2019

Rubrica dedicata a Sant’Antonio di Padova. La meditazione del giorno di S. Antonio da Padova 26 febbraio 2019

Sant'Antonio

Preghiere di Sant’Antonio

Cos’è “La preghiera” per il Santo? Lui stesso ce lo spiega chiaramente nei suoi “Sermoni”: “Preghiera è dirigere i nostri affetti verso Dio; è un devoto e amichevole parlare con Lui. E’ la tranquillità della mente illuminata dall’alto. Preghiera è anche richiesta per ottenere i beni temporali necessari per questa vita terrena. Ma quelli che pregano chiedono al Signore con autentico spirito cristiano di sottomettere la propria volontà alla Sua: solo il Padre celeste sa di cosa abbiamo veramente bisogno su questa terra. Infine, Preghiera è ringraziare, cioè riconoscere i benefici ricevuti, e offrire tutto il nostro impegno a Dio, cosicché la nostra Preghiera possa essere permanente.”

La tradizione popolare tramanda che Sant’Antonio diede una preghiera ad una povera donna che cercava aiuto contro le tentazioni del demonio.

 

IL PENSIERO DI OGGI DI SANT’ANTONIO 

Se ti risolvi a venire al mercato delle tribolazioni, dove si acquistano le vere ricchezze, bada bene, prima, se hai a disposizione un tesoro di pazienza sufficiente per fare buone compere: altrimenti, io ti consiglio di non andare verso le tribolazioni volontarie, perché ne ritorneresti a mani vuote. Ma se sei disposto a sborsare molta pazienza, allora vieni: non far caso alle difficoltà, perché è certo cosa amara il bere al calice delle tribolazioni. Ma quando lo avrai sorbito, ne sarai felice, perché sarai collocato alla destra del Signore, dove è la vita che non finisce mai.

Chi non ha pazienza in mezzo alle tribolazioni non è oro, ma è ferro dorato; non ha la vera virtù, ma virtù apparente. Percosso, il ferro non manda un suono gradevole; così l’impaziente, percosso dai persecutori, si incollerisce e viene meno.

Sant'Antonio

Sisto V, papa francescano, ha fatto scolpire la preghiera – detta anche motto di Sant’Antonio – alla base dell’obelisco fatto da lui erigere in Piazza San Pietro a Roma. Eccola nell’originale latino:

Ecce Crucem Domini!
Fugite partes adversae!
Vicit Leo de tribu Juda,
Radix David! Alleluia!

tradotto

Ecco la Croce del Signore!
Fuggite forze nemiche!
Ha vinto il Leone di Giuda,
La radice di Davide! Alleluia!

Questa breve preghiera ha tutto il sapore di un piccolo esorcismo. Anche noi possiamo usarla – in latino o in italiano – per aiutarci a superare le tentazioni che si presentano.

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