Alle 7.30 del 19 marzo 1994, giorno del suo onomastico, don Giuseppe Diana viene assassinato, dalla camorra, nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari, mentre si accingeva a celebrare la Santa Messa. E proprio alle 7:30 del 19 marzo prossimo, Mons. Angelo Spinillo, presiederà la messa nella parrocchia di San Nicola.
“Simbolicamente – precisa il vescovo di Aversa – il ritrovarsi a celebrare l’Eucarestia nella stessa ora dell’omicidio intende riprendere e continuare quella messa che è non stata mai celebrata da don Diana perché fu ucciso. In contemporanea suoneranno a festa tutte le campane delle parrocchie della diocesi”.
Inoltre, sono stati preparati tre testi con la biografia di don Peppe, pensati e scritti per tre tipologie di destinatari: bambini, adolescenti e adulti. “L’iniziativa – chiarisce Mons. Angelo Spinillo – mira a far conoscere l’esempio di vita di un sacerdote che ha saputo ben incarnare il suo profondo amore per il Signore e la sua Chiesa in un territorio martoriato dalla camorra attraverso una chiara condanna dei fenomeni malavitosi e provocando un efficace risveglio delle coscienze”.
La diocesi di Aversa, a tal proposito, donerà ad ogni scuola della Campania una copia di ogni testo, affinché, prima e dopo il 19 marzo la sua memoria resti forte e viva come modello di valori umani e cristiani. L’originalità dei testi è data dal fatto che quello per i bambini è stato scritto da alcuni giovani di Casal di Principe con la tecnica della scrittura partecipata; il secondo, invece, è una raccolta di testimonianze dirette dei ragazzi dell’Azione cattolica della parrocchia San Nicola, che dopo vent’anni si sono ritrovati a descrivere l’esperienza quotidiana vissuta con don Peppe. Il terzo, infine, è una ricostruzione storica del professore Sergio Tatarella che evidenzia anche lo spessore culturale di don Diana.
Fonte : Giovanna Quagliano – Ondanews