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La benedizione di Papa Francesco sulla Cina, sorvolando lo spazio aereo

REUTERS459055_ArticoloLA PRIMA VOLTA –  Per la prima volta l’aereo del Papa ha potuto sorvolare la Repubblica Popolare Cinese, grazie all’autorizzazione di Pechino. E Papa Francesco ha indirizzato al presidente Xi Jinping questo telegramma augurale: “Entrando nello spazio aereo cinese, porgo i miei migliori auguri a sua eccellenza e a tutti i suoi concittadini e invoco la benedizione divina di pace e benessere sulla Nazione”. E’ questo il testo del telegramma che Papa Francesco ha inviato al presidente cinese Xi Jinping durante la fase di sorvolo della Cina del suo viaggio che lo sta portando dall’Italia in Corea del Sud (14-18 agosto), terza meta internazionale del pontefice dopo Brasile e Terra Santa. È la prima volta che un Papa sorvola la Cina, paese con il quale la Santa Sede non ha rapporti diplomatici dall’epoca di Mao Tse-tung.

Nell’ottobre del 1989, in un viaggio analogo verso la Corea, la Cina negò a Giovanni Paolo II il permesso di entrare nel suo spazio aereo. Il jet papale sorvolò allora per la prima volta l’Unione Sovietica e papa Wojtyla inviò il consueto telegramma di saluto all’allora presidente e segretario del Partito comunista dell’Urss, Mikhail Gorbaciov. Al suo arrivo a Seoul, previsto per le ore 10.30 locali, (3.30 italiane), il Pontefice incontrerà la presidente della Corea, Park Geun-hye, le autorità istituzionali.

Nel pomeriggio vedrà i vescovi coreani. El viaggio di andata il volo papale ha sorvolato nell’ordine, Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Slovacchia, Polonia, Bielorussia, Russia, Mongolia e Cina. Nel telegramma al presidente italiano Napolitano Papa Francesco ha espresso “fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del popolo italiano”, mentre all’omologo russo, Vladimir Putin ha invocato “benedizioni divine” sulla Federazione Russa “pregando l’Onnipotente affinché dia ala nazione benessere e pace”.

Il Pontefice ha inviato telegrammi di saluto anche ai presidenti degli altri Paesi sorvolati durante il viaggio verso la Corea e cioè Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Slovacchia, Polonia, Bielorussia, Russia e Mongolia.

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